Se si vuole aprire un blog professionale, bisogna trattarlo con professionalità. Ovvero bisogna avere un piano: farsi un’idea della fattibilità, avere un budget e del tempo a disposizione, fare un piano delle spese e dei possibili guadagni e metodi di guadagno, dedicare del tempo al benchmarking, fare una analisi del rischio.
Al mondo non esiste nulla che possa essere fatto senza la dovuta capacità e preparazione, senza investimenti (di tempo e/o soldi) e senza impegno.
Se sperate che aprire un blog (ma anche qualunque altra attività) senza alcuna pianificazione possa attirare magicamente visitatori e guadagni, allora conviene che dedichiate tempo e soldi al divertimento oppure a comprare qualche gratta evinci: ci sono maggiori possibilità di successo 🙂
In ufficio Barbara ha appeso una frase di Picasso che è il nostro motto: “L’ispirazione esiste, ma deve trovarti al lavoro”. La frase può essere adattata anche ad altri concetti, quali per esempio la fortuna: che esiste, ma se non sei preparato ad accettarla, è come non averne.
Abbiamo già trattato le fasi di sviluppo di un blog , ma qui ci concentreremo su ciò che bisogna fare prima ancora di aprirlo.
L’idea
Come sempre si parte con un’idea. Come capire se l’idea è buona? la risposta è: benchmarking.
Pensate che nessuno abbia ancora avuto la vostra stessa idea? Quasi impossibile. Cercate su Internet le idee simili alla vostra, e cercate di capire come migliorare la vostra idea per convincere la gente a preferirvi rispetto agli altri. Scrivete tutto, utilizzate un software (come Evernote) per raccogliere idee, links, appunti.
Dedicate il giusto tempo a far maturare l’idea.
Se dopo un mese di ricerche, analisi, confronti, l’idea vi sembra ancora buona, sapete spiegarla in poche parole, siete riusciti a formalizzarla bene in tutte le sfaccettature, bene. Ma non intestarditevi se vedete che non è fattibile o non è una buona idea.
Benchmarking
Non imbarcatevi in nessun progetto web senza prima fare benchmarking. Prima ancora di aprire un blog dovete sapere tutto dei vostri competitor e degli altri blogger che fanno cose simili a ciò che volete fare voi. Dovete conoscere persone, siti, forum, in italiano e in inglese, che trattano gli argomenti che volete trattare. Dovete conoscere frequentare e visitare i loro siti, annotare pro e contro e segnarvi come poter migliorare l’esperienza dell’utente. Dovete per prima cosa far parte di quel mondo in cui volete fare business.
Il successo in questo campo dipende in larghissima misura da quanti blog conoscete, da quanti ne leggete, da quanto siete inseriti nel contesto del vostro argomento, e da quanto vi tenete aggiornati.
Il piano e l’analisi di fattibilità
L’idea va messa in pratica.
Bisogna fare una “lista della spesa” con tutto ciò che serve:
- domini, hosting, server;
- consulenza professionale;
- tempo;
- spese per acquisto materiali;
- spese per partita IVA/ società / spese legali;
- etc
Bisogna poi fare una lista dei possibili guadagni:
- sponsorizzazioni;
- vendite;
- spazi pubblicitari;
- etc
magari leggendo articoli sulla monetizzazione, come per esempio 7 modi per guadagnare con un blog.
Anche per queste importanti fasi prendetevi il giusto tempo e non dimenticate nulla.
L’analisi di fattibilità è questa:
- Avete i soldi, tempo e competenza richiesti dalla “lista della spesa”? Se sì, allora proseguite col punto 2; se no, allora dovete o ridimensionare il progetto o abbandonarlo.
- I guadagni potenziali superano le spese e garantiscono un margine sufficiente? Se sì allora il progetto è fattibile, se no allora dovete trovare il modo di aumentare i guadagni o ridurre le spese.
La consulenza di un esperto
A questo punto avete un piano:
- idea
- benchmarking
- analisi di fattibilità
Può essere utile richiedere la consulenza di un esperto nel settore che vorrete trattare, che può migliorare ulteriormente il vostro piano con suggerimenti strategici o mettervi in guardia da eventuali problemi, o risolvere alcuni punti che proprio non siete riusciti ad affrontare da soli.
L’analisi del rischio
Ora avete tutti i dati per iniziare. Manca un punto fondamentale: quanto siete disposti a mettere in gioco?
Il blog è un’attività imprenditoriale, quindi c’è un rischio: quello di perdere tutto quello che avete investito in tempo e soldi. Nessuno può garantirvi da questo rischio.
Seguendo queste fasi potrete sicuramente ridurre il rischio, ma non annullarlo. Senza seguire scrupolosamente queste fasi, o senza comunque seguire un piano di business su misura, il rischio di perdere tutto è altissimo.
Queste sono considerazioni di massima e rispecchiano le mie idee: esistono moltissimi altri modi di affrontare l’analisi, quello che è importante comunque è farla, e non buttarsi all’avventura rischiando tutto in maniera incosciente.
Come ribadisco sempre, queste considerazioni sono rivolte a blogger professionisti o aspiranti tali. Possono però essere utili anche per chi fa blog per hobby: in fondo le visite, gli apprezzamenti e la consapevolezza che si sta facendo un bel lavoro sono comunque la linfa vitale di un blog, che lo si faccia per guadagno o per divertimento.