A scuola eri il più bravo a fare i temi e ti dicevano che avresti potuto scrivere di qualsiasi argomento? Buon per te, spero solo che tu non ci abbia creduto, perché avrebbero fatto meglio a dirti che possiedi del talento, ma che per imparare davvero a scrivere devi studiare le tecniche di scrittura ed esercitarti tutti i giorni. Come in qualsiasi altro mestiere.
Perché la scrittura si impara e si apprende soprattutto con la pratica continua.
E dove si può fare tanta pratica, secondo voi: a scuola? Sbagliato, la scuola (parlo delle medie e dei licei italiani) sembra remare contro: ti insegna le regole, l’ortografia, la sintassi e poi ti chiede di scrivere temi sulla pace nel mondo: nulla di più castrante per un giovane spirito libero in cerca della sua musa e di cose da raccontare. Per fortuna hanno inventato i blog, un’ottima possibilità di allenarsi quotidianamente e acquisire confidenza con la propria scrittura. Non sto parlando di scrivere romanzi o racconti, il discorso sarebbe un po’ più articolato, ma di produrre post chiari e scritti bene, senza le ingenuità che tutti noi abbiamo scritto quando eravamo alle prime armi e reduci dai temini scolastici.
Conoscere la lingua in cui ci si esprime è fondamentale: leggere post di sedicenti scrittori in cui gli apostrofi e gli accenti vengono sparpagliati a caso fa venire i brividi. Bisogna mettere ortografia, sintassi e verbi insieme, shakerarli per bene e creare un testo che abbia originalità e possibilmente qualcosa di interessante da dire. Sapere che qualcuno ti sta leggendo e molto probabilmente commenterà quello che scrivi è già il primo grande stimolo ad esprimerti bene e ad essere equilibrato nei giudizi, di fatto non è altro che un incoraggiamento a fare l’editing di te stesso.
Il grosso limite della scrittura dei blog è, infatti, la mancanza di un editor in carne e ossa, una persona che con spirito critico ti mostri le incongruenze nel testo, le frasi incomprensibili e cervellotiche che a te sembrano così chiare e che ti obblighi a digerire giudizi negativi che il tuo amor proprio preferirebbe non sentire. Un po’ come succede quando tutti ti dicono quanto stai bene nonostante tu abbia messo su 10 kg, se poi arriva qualcuno e ti dice che sei ingrassata e faresti meglio a metterti a dieta in quel momento lo odi, ma sai che è l’unico che ha detto la verità.
Ecco allora un metodo per guardare i tuoi post con spirito critico e cercare di migliorare imparando dagli errori, con l’aiuto fondamentale della community che gravita attorno al tuo blog:
- I commenti sono oro: un blog senza commenti sarebbe un sito 1.0, a una sola dimensione. Quando leggi nei commenti ai tuoi post complimenti e adulazioni, ignorali, fingi di non averli letti (almeno non subito). Vai a cercare l’unico o i pochi commenti negativi, quelli che criticano o contestano il pensiero che hai espresso nel post, o ancora meglio che criticano il tuo modo di scrivere. Scoprirai, dopo aver superato ‘l’affronto subito’, che i lettori pedanti e francamente anche odiosi, sono i primi editor di cui hai bisogno, quelli che dopo averli odiati dal profondo ti aiuteranno a superare le ingenuità della scrittura e a migliorarla, perché la scrittura non è solo una forma corretta, ricordati, ma anche il modo in cui porti avanti le tue tesi.
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E la storia dov’è? Tieni a mente sempre questa domanda quando scrivi un post o, ancora meglio, quando decidi di aprire un blog. Scrivere tanto per dare voce ai tuoi pensieri in libertà non ha poi molto senso, perché il rischio è che i lettori dopo un un po’ non riusciranno a seguire i ragionamenti che capisci solo tu e cliccheranno altrove. Ricordati che la blogosfera è immensa, e per dimenticarsi del tuo blog ci vuole un attimo.
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Le foto brutte urlano, quelle belle raccontano: comunicare nel web non può prescindere dall’uso di immagini e fare l’editing significa avere parecchio spirito critico verso se stessi; certo, è difficile quando instagram ci ha convinti che siamo tutti Robert Capa in erba solo perché sappiamo mettere un bel filtro, ma onestamente meglio acquistare una foto per pochi euro in qualche banca immagini per rendere un post più bello ed eloquente, piuttosto che rovinarlo con una foto brutta che serve solo a dire al mondo intero che non sai fotografare.
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Scrivere fa rima con leggere: puoi allenarti nella scrittura finché vuoi, ma se non leggi di continuo per attingere a nuovi modi di dire, a espressioni diverse dalle tue solite, rischi di ripetere sempre lo stesso schemino imparato a memoria, diventando ripetitivo e noioso. Quindi scrivere tanto va bene, ma leggere è fondamentale per nutrire la tua scrittura e renderla più ricca man mano che prosegui nella tua carriera di blogger.
Buon editing!