O meglio: quanto costa aprire, gestire, mantenere e rendere “produttivo” un blog?
La domanda ci viene rivolta spesso, e ovviamente ha un senso: non c’è niente di male a voler rendere produttiva una passione. Tante persone (me compreso) hanno fatto di una passione un lavoro: questo non trasforma la passione in qualcosa di diverso, anzi fornisce più incentivi a migliorare e dà più soddisfazioni.
Il fatto che molti abbiano il desiderio di voler guadagnare qualcosa dal proprio sito, non sminuisce in alcun modo i contenuti e i servizi che offrono: io come tanti ho apprezzato poesia, letteratura, quadri, teatro, trasmissioni tv, musica, senza per questo pensare che autori, attori, registi, sceneggiatori, pittori, cantanti, facessero qualcosa di sbagliato per il fatto di volersi far pagare.
L’importante è che alla base ci sia una sincera passione, perchè nulla viene bene senza passione e determinazione.
Ma veniamo al dunque: quanto costa un blog?
Per i blog amatoriali la risposta è breve: pochissimo. Ovvero il tempo necessario a registrare il blog in una delle tante piattaforme free, di scegliere un template preconfezionato, e il tempo che si dedica a scrivere.
Qui però voglio parlare di blog professionali, che possano crescere, aumentare le visite, attirare sponsor e diventare una vera e propria attività.
Vediamo in breve le classi di costo:
Tempo
- per redazione articoli
- per gestione del sito
- per presenza social
- per aggiornamento professionale
- per redazione newsletter
- per marketing e contatti con sponsor
- per gestione amministrativa e contabile
Spese
- commercialista
- tasse
- hosting
- gestione newsletter
- creazione sito
- manutenzione sito
- hardware, connessione, software, strumenti e servizi online
- consulenza varie
- vita social reale
Il tempo è a tutti gli effetti un costo: qualunque lavoro facciate (o possiate fare) ha un costo, e quindi un valore: per calcolarlo dovete pensare a quanto guadagnereste se anziche dedicarlo al blog faceste il vostro lavoro.
Tempo per readazione articoli
Per avere successo un blog deve avere articoli originali, e deve essere aggiornato giornalmente. Gli articoli devono essere di qualità, scritti bene, con link e riferimenti ben fatti e foto belle. Scrivere articoli ben fatti richiede una o due ore ad articolo, e anche di più per articoli con molti riferimenti da controllare o con foto professionali.
Tempo per gestione del sito
Moderare i commenti, rispondere alle mail, correggere, aggiornare, modificare la struttura sulla base dei feedback, richiedono un impegno costante di almeno un’ora al giorno.
Tempo per presenza social
E’ praticamente impossibile avere un blog frequentato se non si frequentano attivamente i social networks: almeno facebook e twitter sono d’obbligo. E’ necessario aggiornare il proprio stato e commentare gli altri.
Bisogna conoscere gli altri siti simili ai propri, intrattenere relazioni e viverli.
L’impegno può essere di un’ora al giorno.
Tempo per aggiornamento professionale
Bisogna sapere quali sono le nuove tendenze, con quali strumenti arricchire il proprio sito, se esistono plugin o funzionalità richieste dai clienti: in poche parole bisogna tenersi aggiornati sulle ultime novità tecniche e sociali. Il tempo non è quantificabile facilmente, ma richiede comunque qualche ora al mese.
Tempo per marketing e contatti con sponsor
E’ difficile che gli sponsor vi trovino se state lì fermi ad aspettare che arrivano: dovrete muovervi, contattarli, cercare in ogni modo di trovare possibili business. Senza ovviamente essere invadenti e assolutamente senza fare spam. Dovrete comunque tenere sempre gli occhi aperti per ogni possibilità di sponsorizzazione.
Tempo per gestione amministrativa e contabile
Se siete blog professionisti dovete avere una partita IVA o una società: quindi avrete da gestire fatture, ordini, burocrazia, e così via. In Italia queste attività rubano molto tempo, anche mezza giornata a settimana.
Commercialista
Dovrete avere un buon commercialista, con costi dai 600 euro / anno in su.
Tasse
In Italia il livello di tassazione è approssimativamente il 45% dell’utile. quindi per farla breve, in tasca vi entra la metà di quello che incassate (tolte le spese).
Spese di hosting
Le spese di hosting aumentano con l’aumentare delle visite. Se volete attrarre sponsor dovrete essere affidabili, quindi dovrete prendere hosting di qualità e managed.
A seconda delle visite, un buon hosting parte dai 150-200 euro / anno se fate meno di 150mila visite /mese, fino ai 2000-5000 euro/anno se ne fate un milione al mese. Parlo ovviamente di hosting managed, dove avete persone che controllano il funzionamento del sistema, fanno backup e intervengono se ci sono problemi.
Esistono hosting che lavorano in overselling (ovvero vendono molto di più di quello che i server possono supportare). Si basano sul fatto che statisticamente il 95% dei siti non ha praticamente visite. Magari per un bel po’ di tempo sembra che possano reggere, ma appena vedono che superate un certo livello, vi chiudono l’account da un giorno all’altro.
Spese di gestione newsletter
La newsletter è un servizio essenziale per tenere legati gli utenti. Gli strumenti per la gestione delle newsletter hanno prezzi contenuti (meno di 20$ al mese) se avete meno di 1000 utenti, ma con l’aumentare degli utenti aumentano i costi. Aweber e Mailchimp, due dei più diffusi servizi, hanno per esempio costi di 150$ al mese se avete tra i 10.000 e i 20.000 iscritti (cosa non inusuale per un sito avviato)
Spese di creazione sito
Dovrete installare e configurare wordpress, installare e personalizzare un tema. Potete farlo da soli (ma ricordate che tempo = soldi e sicuramente per raggiungere un buon risultato ci metterete di più di un professionista), oppure farlo fare a professionisti con costi variabili a partire da 1000 euro o poco meno fino a qualche migliaio di euro se volete temi personalizzati unici disegnati da grafici professionisti.
Spese di manutenzione sito
I software e i sistemi operativi si evolvono col tempo, quindi dovrete sempre tenere aggiornato il vostro sistema. Anche qui potrete farlo da soli, oppure ricorrere a professionisti con piani di manutenzione (a partire da 50-100 euro / mese) oppure pagandoli ad intervento (40-50 euro / ora).
Spese per hardware, connessione, software, strumenti e servizi online
Vi serviranno almeno un computer, una connessione adsl affidabile, un software per la gestione delle immagini, e alcuni servizi online (fatturazione, note-taking, todo list, backup, etc)
supponendo che abbiate già un pc (che però deve essere totalmente a vostra disposizione e non suddiviso tra membri della famiglia) e una connessione internet affidabile (no chiavette) dovrete comunque avere qualche servizio professionale per una serie di attività. Di solito costano poche decine di euro / anno, ma tutti insieme possono avere costi di qualche centinaio di euro / anno.
Spese di consulenza varie
Tutti i siti hanno prima o poi dei problemi: è successo ad amazon, a google, a yahoo e a tutti i grandi. Ma se non avete un piano di recovery, o non siete disposti a pagare chi vi possa risolvere un problema grave in tempi brevi, il sito potrebbe avere un tracollo disastroso se un problema si protrae per troppo tempo. L’intervento di emergenza di un buon tecnico può costare parecchio.
siccome come dicono gli inglesi “Shit happens” (la cacca prima o poi arriva) prima o poi mettete in conto di dover ricorrere ad un intervento del genere.
Spese di vita social reale
Fiere, conferenze, incontri, hanno dei costi per viaggi vitto e alloggio. Si può scegliere di essere più o meno presenti, ma ad alcuni incontri reali ogni tanto bisognerà andare (e vi farà bene staccarvi un po’ dal pc e vedere dal vivo le persone con cui avete relazioni virtuali).
Ovviamente se molte persone hanno fatto del blog una professione, significa che il giocopuò valere la candela.
Non dovrete spendere tutto subito: all’inizio hosting, newsletter, consulenza, eccetera, costeranno molto meno. Ma non pensate neanche che si possa iniziare senza investire nulla: come per ogni attività umana, bisognerà accettare un rischio d’impresa, e bisognerà essere disposti a scommettere, investire, tenendo sempre ben presente che c’è la possibilità di perdere.
Quindi vi sorgerà spontanea la domanda: ma come si guadagna con un blog, e quanto si guadagna? Restate sintonizzati, perchè ne parleremo nei prossimi articoli 🙂