Outsourcing: è in economia l’insieme delle pratiche adottate dalle imprese di ricorrere ad altre imprese per lo svolgimento di alcune fasi del processo produttivo.
[wikipedia, voce Outsourcing]
Uno dei principali ostacoli al successo, in qualsiasi campo, ma soprattutto in Rete, è la smania di voler risparmiare, e dunque fare tutto da soli.
– Apro un blog su blogstpot: è gratis. Io senza investimenti lo trasformerò in un lavoro redditizio.
In Rete noi spesso percepiamo una necessità o volontà di fare sempre tutto da soli. Perché?
Forse proprio perché la Rete è accessibile, una connessione veloce costa poco, un PC si può comprare al supermercato, un blog si può aprire gratis in 3 passaggi.
Forse anche perché ciascuno di noi nutre una sincera e onesta presunzione: e che ci vuole? Sono capace anche io di scrivere quell’articolo, anzi, avrei potuto scriverlo meglio. E infatti, nella maggior parte dei casi, ciò è probabilmente vero.
Ma gestire un sito professionale non è solo questione di scrivere bene: servono lavori accessori come contabilità, amministrazione, marketing, gestione tecnica, controllo delle fonti, servizi di backup, servizi di monitoraggio, servizi di condivisione di informazioni, gestione di gruppi, fatturazione, fornitura di assets come: foto, immagini, template, scripts, etc
Ma quanto tempo potete dedicare a scrivere, a studiare, a informarvi sui vostri argomenti, a rispondere ai commenti… se passate gran parte del vostro tempo con il fai da te?
Nella mia esperienza, è proprio il voler fare tutto da soli, che impedisce di spiccare il volo come blogger.
Come si può pensare di farne un lavoro se non si hanno le basi tecniche per gestire un template, comprare un dominio, configurare un server? Per passare da hobbysmo a professionismo, o si possiedono tutte le capacità del mondo (impossibile) o si pagano dei professionisti per fare ciò che gli compete, mentre noi facciamo contenuti.
Il mio è un pensiero che vuole essere incoraggiante, e non sminuente.
L’obiettivo di ReteLab lo avete capito? Forse non per davvero.
L’obiettivo di ReteLab è quello di trasferire gratuitamente tutte le nostre competenze, e tutto il nostro know how, per fare in modo che anche altri possano avere un blog professionale. Ovvero: non per forza professionisti, ma professionali.
L’obiettivo di ReteLab è ‘formare’, una scuderia di blogger professionali che vengano inseriti con noi nei circuiti pubblicitari, che parlino con noi con le aziende, che monetizzino il loro tempo per creare valore in Rete.
La particolarità di ReteLab è che noi, qui, ai blogger, non stiamo vendendo niente. Il nostro obiettivo non è vendervi un sito da mille euro. Il nostro obiettivo è potervi far crescere in modo da portarvi con noi nella seconda fase di vita di ReteLab: quando questo blog uscirà dalla fase beta, e apriremo una piattaforma che creerà lavoro in Rete.
Tutto il tempo che oggi perdete a giocare a fare gli avvocati, i commercialisti, i tecnici, i programmatori, le cose di cui non avete competenza diretta e che dovete studiare e imparare… è tutto tempo tolto al vostro lavoro.
Io non mi sono mai sognata di gestirmi da sola il regime dei minimi a livello amministrativo. Ho sempre dato in outsourcing la parte amministrativa, i server, la programmazione, le pratiche legali, le pratiche notarili… e nel frattempo scrivevo, lavoravo, facevo quello che so fare. E io NON sono ricca, e non ho nemmeno mamma e papà che mi aiutano. Sono sola.
Ma ho capito che era essenziale e semplicemente ho deciso che quei pochissimi risparmi che avevo preso con la mia liquidazione li avrei investiti in questo lavoro.
Se non avete soldi da investire, lavorate nel campo in cui siete competenti in modo da risparmiare qualcosa, e investite quei risparmi per comprare servizi esterni. Rende enormemente di più che non mettersi a fare cose di cui non si hanno competenze.
Il panettiere, per fare il pane, non macina la farina, non scava il pozzo per prendere l’acqua, non costruisce il forno a legna, non raccoglie la legna, non fa il commesso, il commercialista e anche il fattorino. Per fare bene il pane, deve passare la notte a panificare.
La questione che mi viene spesso posta è: come faccio a scegliere un professionista? Come faccio a capire di chi si si può fidare?
E’ semplice: non comprate niente da nessuno che non abbia saputo fare per se stesso ciò che vuole fare per voi.
Se un programmatore mi dice che può farmi una data applicazione, ma se non può mostrarmi un portfolio, allora niente.
Se in Rete i pareri su quel servizio sono pessimi, allora niente.
Se un esperto SEO (che fino ad ora non ho mai consultato) promette di farmi salire nelle SERP di Google (ah ah ah) e poi il suo sito ha un ALEXA Ranking di oltre 2milioni, non è bravo nel suo lavoro.
Ecco: per capire la professionalità degli altri, cercate di capire se prima di tutto sono riusciti PER SE STESSI. Per me è un parametro fondamentale per scegliere a chi affidarmi.
Poi, con gli anni, scoprirete che i nomi son sempre gli stessi, e un motivo c’è…
Ovviamente bisogna dare la possibilità anche ai piccoli di formarsi e di crescere, e così comeun chirurgo avrà fatto la sua operazione, un pilota d’aereo avrà pilotato la prima volta da solo, anche nel campo dei servizi ci sarà qualcuno che dovrà iniziare: sappiate però che in quel caso state facendo da cavia, e può andare bene ma anche male.
Affidare la gestione tecnica e amministrativa all’esterno non è una cosa da fighetti: è una cosa da persone intelligenti. Ciascuno faccia il suo lavoro. Un lavoro che non può andare al ribasso: se la cifra di mercato per un certo servizio o prodotto è di mille euro, e voi trovate il genio che ve lo fa a 200eur, ecco, ponetevi sempre la domanda: sono solo io ad essere un genio, oppure sono un allocco? 😉
Il lavoro fatto autonomamente in campi in cui non si ha competenza costa 100 volte tanto (in termini di tempo, errori, clienti e occasioni perse, etc), e il lavoro fatto autonomamente in campi in cui si ha competenza ma che non sono focali per il proprio business, costa comunque 10 volte tanto.
Dunque: valorizzate le vostre competenze, diventate bravissimi nel vostro campo, e valorizzate anche le competenze di chi è bravissimo nel suo campo specifico.
Questo è il successo: delegare con competenza.