Pensiero rivoluzionario: per fare il blogger professionista occorre innanzitutto ottimismo. Ottimismo, sì: quell’atteggiamento tanto bistrattato e ridicolizzato da tutti, quell’inclinazione ad essere considerati sempre un po’ più tonti degli altri perché ci si prende meno sul serio.
Ogni giorno qualcuno vi dirà che i blog sono morti, oppure che i blog sono risorti. Poi ci sarà l’articolo sulla morte dei banner; no, i banner risorgeranno anche loro. Il SEO? Morto, Kaputt, Aufedersein.
E si parlerà della morte di FB, poi di twitter che viene invaso dai VIP, poi di Google+. Poi arriverà il Panda Update e molti vi diranno che sarà una sciagura, e da ora in poi le vostre visite caleranno e che Google ha il monopolio della vostra vita e allora non va per niente bene, dovete diversificare, per esempio buttandovi sugli Ebook, guardando ad Amazon, o strizzando l’occhio al mobile o inventando APP.
Dopo vi diranno che Pinterest è un socialnetwork che aumenterà la vostra link popularity, o che Friendfeed è morto pure lui e Tumblr era morto già prima di nascere.
Tanto che, per certi versi, sembra più una puntata di ER Medici in Prima Linea, più che un discorso di metablogging.
Avrete i sudori freddi, ogni giorno starete incollati ad Analytics per aspettare un utente unico in più, parte del vostro tempo verrà speso fissando le statistiche del blog molto intensamente, in attesa che qualcosa si muova, in attesa del successo che meritate, in attesa di un picco di visite.
Così, mentre alcuni poveri ingenui ottimisti lavoreranno per scrivere post, documentarsi, specializzarsi, trovare nuovi argomenti che piacciano agli utenti, voi resterete al palo: la vostra masturbazione intellettuale vi renderà ciechi.
E i blog non moriranno, e non moriranno i banner, e non morirà Internet (ah, già, pure Internet doveva morire), e non finiranno gli IP e il millennium bug non ha ucciso nulla e nessuno. Sarete morti voi: di crepacuore, di noia, di paura, di paralisi, di mancanza di idee, di inattività, di stanchezza.
Smettetela di comportarvi come un ciccione che sale sulla bilancia ogni mattina. Smettetela di ossessionarvi a guardare le statistiche del vostro blog, i numeri dei vostri followers, gli iscritti alla vostra newsletter, i click del vostro Adsense.
Siate ottimisti. Siate felici, siate allegri, siate fiduciosi.
Non vi ricorda il detto di un altro visionario ottimista che diceva: Stay Hungry, Stay Foolish?
Comportatevi felicemente. L’ottimismo vi salverà da qualsiasi tragedia annunciata, da qualsiasi bug, da qualsiasi problema. L’ottimismo vi salverà dalle pugnette, vi salverà da voi stessi, dal parlarvi addosso, dal prendervi troppo seriamente. L’ottimismo vi darà la spinta che serve per lavorare felicemente preoccupandosi solo dei problemi reali, e non dei problemi immaginari.
L’ottimismo non è morto. Muore chi è infelice, chi non ha visioni, chi si interroga su come dovrà morire.
Muore chi è già morto.
RIP.