Se non ci fosse stato facebook, sai che bei blog avremmo ancora! Non è un mistero che i social abbiano distolto molti bravi blogger dal loro lavoro di cura e scrittura di post, per regalare a Mark Zuckerberg il loro preziosissimo tempo e contenuti frammentati. Diciamo che questo ha permesso una selezione naturale della specie: i blogger più motivati sono andati avanti per la loro strada, altri hanno abbandonato i blog al loro destino votandosi a fb, instagram e twitter. Modi di comunicare diversi, mondi paralleli e che si intersecano spesso e volentieri, senza per forza fondersi insieme.
E arriviamo quindi al primo errore che i blogger commettono: farsi distrarre dai social. Dopo facebook e compagnia bella anche il piacere di metterti a scrivere un post ha dovuto fare i conti con il tempo sempre più interrotto e frammentato. Non credi che tra quello che scrivi su facebook e quello che scrivi sul tuo blog ci sia uno sbilanciamento nei vantaggi? Quanti di voi blogger si lamentano che il proprio blog non produce profitti e pagine viste, e poi spendono la giornata a chiacchierare amabilmente sui vari social?
Un altro errore comune nel quale prima o poi tutti ci siamo imbattuti è quello che io chiamo delirio di onnipotenza: si rivela in molti modi, di solito quando pensi di poter gestire contemporaneamente molti blog, o di poter scrivere molti post senza avere concretamente il tempo. Ecco che allora stai sveglio la notte perché hai un’idea incredibile che devi scrivere subito, o per rispondere ai commenti e frequentare le community. Tocca a tutti prima o poi, prima di capire che la cosa non è sostenibile a lungo termine e che bisogna darsi una scaletta, un ritmo di lavoro e una disciplina anche nella frequentazione dei social. Il rischio del burnout è troppo alto. Non preoccuparti, non è grave, fa parte dell’entusiasmo e della passione che hai messo nel tuo blog, poi passa 😉
Più difficile da far passare è invece l’arrabbiatura da blog: se dei commenti odiosi ti fanno venire voglia di non scrivere più, non abboccare e non ribattere piccato ogni volta. Rifletti piuttosto e cerca di capire se si tratta di semplici provocazioni isolate o piuttosto di ciò che scrivi, magari in un periodo no della tua vita. Meglio sedimentare il tutto e non rischiare di rovinare l’atmosfera del tuo blog in inutili polemiche.
La crisi da brutto anatroccolo, o da blogger in crisi di ispirazione, accade spesso, ed è quella che ti fa pensare di avere un blog senza importanza che nessuno legge. Se pensi alla mole di blog che popola la blogosfera, devi accettare la concorrenza, e non farti schiacciare.
Infine pensa sempre che la promozione del blog e di quello che scrivi è importante, fondamentale, ma non deve mai fagocitare il tempo che poi dedichi al blog stesso. Non mi stancherò mai di dire che gli eventi nati intorno alla blogosfera e ai social network non devono rubare troppo tempo al blog. Meglio cambiare mestiere e trasformarsi in ‘esperto’, come fanno tanti, ma in questo caso non andare in giro a dire di essere un blogger, come fanno troppi.
Uno dei miei tanti errori da blogger è stato pensare di poter mantenere a lungo l’anonimato nel blog. Erano obiettivamente belli e spensierati i tempi in cui potevi scrivere, essere letto e commentato, senza pensare a cosa dirà la gente. Quando la reputazione online non era ancora così importante, né facebook aveva introdotto l’uso della propria vera identità ovunque, si poteva scrivere ed essere allo stesso tempo nessuno nella rete. Conosco molti blogger che hanno chiuso il blog proprio da quando facebook ha reso gli avatar démodé. Non tutti vogliono metterci la faccia, né tutti hanno l’ansia da condivisione a tutti i costi.
E voi, quali errori da neo blogger avete fatto? Ci raccontate come li avete superati?