Questo blog ha come scopo quello di dare consigli e suggerimenti utili a chi vuole diventare blogger professionista. Per diventare professionista servono competenze tecniche, conoscenza del settore, impegno, capacità di analizzarsi e di migliorare, e soprattutto è necessario essere professionali.
Essere professionali non significa essere seri (guardate mammafelice.it) nè trattare argomenti seri (guardate filastrocche.it): significa che in ogni momento bisogna tener presente che si sta facendo qualcosa con uno scopo ben preciso, e che bisogna farlo nel migliore dei modi possibili.
Molti pensano che, siccome nel web si è totalmente privi di fisicità, si possa fare tutto in autonomia facendo credere di essere professionali. Ma questo ovviamente non è vero. La percezione dell’utente va al di là di quello che riesce a capire o ad analizzare a livello conscio, quindi sono immediatamente individuabili i siti “fatti in casa”, anche da chi non è esperto del settore. Semplicemente perchè l’insieme di tante piccole mancanze fa capire che manca una mano professionale dietro il proprio progetto.
Essere professionali significa quindi capire che la professionalità richiede tempo, e che si può essere professionisti solo in un settore: il resto è meglio farlo fare a chi è del mestiere. Così come non andreste ad un matrimonio tagliandovi i capelli da soli, e cucendovi i vestiti da soli, non è pensabile presentarsi alla rete facendo tutto da sè.
Utilizzate il più possibile servizi di professionisti: fatevi fare la grafica da un grafico, le foto da un fotografo, il sito da un web developer, lo shop da un programmatore, il marketing da chi si occupa di marketing, la raccolta pubblicitaria da un media service, la contabilità da un commercialista, e così via. E’ possibile che siate competenti in uno o due di questi settori, ma è impossibile che lo siate in tutti.
Essere professionali quindi significa capire in che cosa si è esperti, e delegare a professionisti i lavori per i quali non si è esperti.
Perchè un blog diventi un lavoro, poi, è necessario che lo si consideri una vera e propria azienda: nel senso che bisognerà investire tempo e denaro, assumersi dei rischi, e impegnarsi. Essere professionali significa quindi che se si vuole vivere di blog, il blog non può essere considerato solo un hobby, e non è pensabile che magicamente si possa trasformare in un lavoro: bisogna partire con la consapevolezza che si tratta di un lavoro, perché l’approccio verso un hobby o verso un lavoro sono totalmente diversi.
Per migliorare bisogna saper riconoscere, analizzare e rispettare tutti, ma in particolare chi è meglio di noi in determinati settori o per determinate capacità.
Chiunque pensi che gli altri abbiano raggiunto il successo senza professionalità, non è un professionista.
Il cantante che sembra (e magari è) sconvolto, ha passato anni a studiare musica e dedica ore ogni giorno al miglioramento. Il fotografo che sembra faccia belle foto per caso, ha dedicato anni all’affinamento della tecnica, e soldi e tempo e risorse per migliorarsi continuamente. Tutto ciò che sembra istintivo e innato, ha richiesto anni e anni di pratica e di fatica, fino ad arrivare ad un livello per cui lo si riesce a fare in modo naturale e facile. Picasso diceva di averci messo sessant’anni per imparare a fare un disegno in sessanta secondi.
Essere professionali significa quindi saper riconoscere che in ogni progetto di successo ci sono degli ingredienti di cui la fortuna è solo una piccola parte: per migliorare bisogna saper riconoscere e analizzare gli altri ingredienti, e imparare ad utilizzarli. Bisogna saper riconoscere la bravura e le persone di talento, non essere invidiosi, ammirare per imparare.
Chi vuole guadagnarsi da vivere sula Rete, deve prendere la Rete seriamente. Non come un gioco, non come una terra di nessuno, non come un mondo dove tutto è lecito ‘tanto si può sempre provare e riprovare‘. Ogni cosa che dite o che fate in Rete rimane scolpita, nel bene e nel male.
Se accendete un flame, potrebbe essere la prima cosa che viene trovata quando si fanno ricerche su di voi. Se vi fate dei nemici, questi potrebbero essere amici di qualcuno che un giorno potrebbe aiutarvi. Se avete atteggiamenti negativi (spocchia, arroganza, invidia, cattiveria, aggressività, desiderio di vendetta, etc.) questo vi renderà persone brutte, e sarà difficile che vi riconoscano come professionisti.
Essere professionali significa non perdere tempo in flame, pettegolezzi, vendette, cattiverie: nessun professionista che conosco dedica tempo a queste attività improduttive e inutili.
E’ difficile, se non impossibile, spiegare in maniera univoca che cosa significa essere professionali, ma sono sicuro che ognuno ha ben chiara la differenza tra chi è professionale e chi non lo è.
Provate a fare questo esercizio: prendete l’elenco dei vostri link preferiti, e provate a suddividere i blogger dell’elenco tra professionali e non professionali. Riuscirete subito a separarli, senza nessun dubbio. Se volete essere professionali, e quindi diventare dei professionisti, cercate di essere come quelli che avete messo nel gruppo dei professionali. Imparate a stimarli e a riconoscere le loro capacità.
Se il vostro atteggiamento è quello di criticare, fate un cambio di prospettiva: iniziate ad ammirare. Criticare è una perdita di tempo e non è costruttivo. Ammirare serve a crescere, ed è professionale.