La mancanza di organizzazione dei contenuti è uno dei principali difetti dei blog che non riescono a decollare: in questo articolo spiegherò perchè è importante che i contenuti siano organizzati, e come fare per organizzarli al meglio.
Come sempre non parlo di blog personali, intimi e non professionali, che in quanto creazioni artistiche e svincolate da qualunque regola, non hanno neanche bisogno di leggere ReteLab, se non per curiosità. Questo articolo, come la maggior parte degli articoli di ReteLab.it, è rivolto a chi vuole che il proprio blog diventi un’attività professionale.
Per far aumentare le visite bisogna fare in modo che motori di ricerca possano trovare e indicizzare i nostri articoli, quindi bisogna scrivere bene cose interessanti. E soprattutto è necessario che le informazioni che offriamo siano strutturate e organizzate, in modo che chi ci trova grazie ai motori di ricerca possa capire chi siamo, di che cosa parliamo, possa decidere se gli interessiamo o no, e possa metterci tra i suoi bookmarks.
Ecco quindi alcuni suggerimenti su come organizzare i contenuti di un blog.
Datevi una direzione
Decidete di che cosa vi occupate o vi occuperete.
Non si può parlare di tutto, o meglio: pochi sono interessati a siti generalisti. Se alla domanda: “di che cosa parla il tuo blog” non sapete rispondere, oppure rispondete: “mah un po’ di tutto quello che mi passa per la testa”, va bene, ma a parte poche eccezioni non è un blog che può diventare professionale o avere grandi visite.
Mettetevi nei panni di chi non sa nulla di voi
Se il vostro blog è un diario intimo in cui parlate di qualunque cosa vi passi in testa, a meno che non siate abilissimi scrittori o scrittrici (ma è una dote rarissima) non potrete mai campare del vostro blog. Per svariati motivi: perchè non raggiungerete mai un numero critico di lettori, perchè mettere la pubblicità in un blog simile sarebbe come far pagare il coperto ai parenti che vengono al cenone di Natale a casa vostra, perchè le introspezioni personali e i pareri generici non vengono indicizzati dai motori di ricerca, e per mille altri motivi.
Se invece è un blog che parla di qualcosa di specifico, e vuole diventare professionale, dovete fare in modo che chi visita le vostre pagine in pochi secondi possa capire di che cosa parlate, decidere se il blog gli interessa o no, e se vale la pena salvarlo o no.
Quindi nei primissimi secondi deve capire chi siete e di che cosa parlate. Questo è il primo punto essenziale di organizzazione del blog. Ma come fare? Ecco alcuni punti che aiutano a dare subito un’idea di chi siete:
– un titolo e sottotitolo adeguati: “mammafelice – una mamma pasticciona e felice” dà più informazioni di “genoveffacheguardalarcobaleno – sono nata nel regno di Turkemon e vivo tra le nebbie di Guadagnasar”
– una grafica adeguata, leggera moderna e funzionale;
– un sito veloce: se avete messo video, foto, musiche, link, effetti,e altro, e ci vuole un’eternità ad aprirlo, perdete il 90% dei visitatori occasionali, ovvero quelli che potrebbero diventare followers del vostro sito;
– Una voce di menu o link subito visibile senza scrollare che dica chi siete e di che cosa parlate (e a chi potete essere utili e perchè).
In pratica dovete fare in modo che chi vi segue inizi ad amarvi, e non che chi vi ama inizi a seguirvi: mettetevi sempre nei panni di chi non sa nulla di voi.
Fate trovare facilmente le informazioni
Il vostro blog deve sempre avere:
- casella di ricerca (search box);
- tag cloud (se organizzato per tag);
- indice delle categorie (se organizzato per categorie);
- mappa del sito per argomento (oppure una organizzazione di menu che permetta di avere elenchi di articoli per categoria);
- pagine riassuntive, ovvero pagine di link a categorie di argomenti sul vostro sito.
Quasi sempre sui blog mancano una o più di queste funzionalità, mentre è sempre presente l’indice per anno e mese, che non serve a nulla. Immedesimatevi in un visitatore. E’ da voi perchè per esempio sa che parlate di cucina. Che cosa cercherà, la “ricetta delle melanzane alla parmigiana”, o il post del “26 febbraio 2008”?
Un box a discesa con l’elenco dei post può essere utile, ma non riempite la sidebar con l’elenco dei mesi degli ultimi dieci anni e relativo numero di post a fianco!
Organizzate le informazioni
Utilizzate le categorie per raggruppare gli articoli in macro argomenti. Seguite delle semplici regole come queste:
- Un articolo deve appartenere ad una o al massimo due categorie;
- Le categorie devono essere pochissime (5 – 10 non di più);
- Utilizzate i tag per etichettare i post sulla base di vari argomenti;
- I tag posso essere moltissimi, e ogni post può avere molti tag;
- I tag devono essere orientati a qualcosa che il visitatore può cercare (“vacanze al mare” può andare, “io e Martina a Marina di Massa l’anno scorso” no).
Mettete tra le vostre attività fondamentali quella di rivedere e riorganizzare periodicamente tag e categorie sulla base della vostra evoluzione.
Siate orientati alla semplicità
Non rendete complicate le cose facili. Usate il meno possibile le sottocategorie e le gerarchie complesse di dati. Non riempite il sito di cose inutili. Non fate progetti più grandi di quelli che potete affrontare. Fate in modo che il vostro sito non sia disordinato.
Se in qualche momento incominciate a non raccapezzarvi più, la cosa prioritaria non è scrivere nuovi post, ma rimettere in ordine il sito. Non aggiungete roba nuova se prima non avete ordinato e reso fruibile ciò che c’è già.
Ricordate quindi sempre che i contenuti sono la ricchezza del vostro blog, dovranno essere scritti bene e trattare argomenti interessanti, ma è essenziale che siano anche organizzati e facilmente ricercabili.