La novità che sta imperversando nel mondo del social e digital marketing negli ultimi mesi si chiama “chatbots”. Da attenti osservatori del mondo online ne avrete sicuramente sentito parlare ma vogliamo comunque iniziare questo post con una breve ma esauriente descrizione di questo nuovo fenomeno. Dopo averne capito il meccanismo di base vedremo come i chatbot siano oggi uno degli strumenti più efficaci che blogger e marketer possono utilizzare per diffondere più e meglio i loro contenuti su Messenger, consentendo ai lettori di fruire dei loro post e ricevere novità anche su questa piattaforma creando così una relazione ancora più diretta e personale con il loro pubblico.
Una piccola, ulteriore nota prima di partire: tutte le idee, tecniche e suggerimenti che indicheremo di seguito sono completamente fattibili e realizzabili da chiunque abbia un minimo di dimestichezza con un computer – quindi, immaginiamo, tutti i lettori di questo articolo. Non vogliamo presentare scenari futuribili, possibilità esclusivamente teoriche o sistemi ultracomplessi ma strumenti e opportunità concrete, da cogliere adesso, senza esitazioni.
Che cos’è un chatbot per Messenger?
Cominciamo definendo di cosa stiamo parlando. Un chatbot per Messenger (esistono anche per altri ambienti ma in questo articolo ci concentreremo su questo piattaforma di messaging perchè è la più usata e diffusa al mondo) è un sistema online che si “aggancia” ad una pagina Facebook – tecnicamente si iscrive agli eventi che avvengono su quella pagina – e ne riceve tutti i messaggi che le vengono inviati dagli utenti. Ogni volta che un messaggio viene “intercettato”, il chatbot lo può processare e ne può analizzare il contenuto, applicando le regole che sono state definite in fase di design e implementazione per mandare all’utente, in totale autonomia, la risposta più adeguata.
Esistono chatbot che comunicano con clienti e prospect fornendo informazioni sui prodotti e i servizi di un’azienda, che guidano l’utente nella prenotazione di appuntamenti o incontri (famoso quello di Sephora, una delle prime azienda a sfruttare efficacemente questo strumento), che aiutano a trovare l’offerta migliore per un albergo, che fanno customer care di primo livello e che distribuiscono i contenuti di un blog o di un magazine.
Chatbots e blog: un’unione vincente
E’ proprio quest’ultima funzione che vogliamo approfondire, in particolare analizzando come un chatbot può permettere all’autore di un blog di diffondere i propri contenuti anche su Messenger, allargando la base dei suoi lettori e consentendogli di aumentare esponenzialmente l’engagement del suo pubblico – senza sforzo.
Le modalità attraverso le quali un chatbot può rendere più facile e felice la vita di un blogger sono tre:
- Rendere accessibili i contenuti del blog su Messenger
- Ricevere e processare autonomamente commenti, messaggi e richieste (e fare in particolare lead generation, ad esempio permettendo agli utenti di iscriversi alla newsletter direttamente in chat)
- Fare marketing automation affiancando le attività di mailing per diffondere contenuti e ingaggiare in maniera ancora più mirata ed efficace il pubblico
Diffondere i propri contenuti su Messenger
Il primo e più immediato utilizzo che un blogger può fare di un chatbot su Messenger riguarda la distribuzione dei suoi contenuti. Grazie all’integrazione con i feed RSS è veramente semplice far sì che un bot possa essere interrogato da qualsiasi utente sugli ultimi articoli e riesca a rispondere automaticamente con la lista completa e aggiornata dei post, navigabile in pagine e fruibile dall’utente che direttamente nella chat può cliccare su qualsiasi link lo interessi per accedere immediatamente all’articolo.
Lead generation e raccolta dati
Il bello di un chatbot è poi, quasi per definizione, l’interattività – con un bot si può (per l’appunto) chattare per completare task che siano un po’ più complessi e articolati rispetto ad una relativamente semplice lista di link.
Il principale di questi, vero e proprio “Sacro Graal” di blogger e marketer, è fare lead generation, cioè acquisire i riferimenti dei visitatori che desiderano creare una relazione con il nostro blog e che noi possiamo in seguito contattare quando pubblichiamo nuovi articoli o lanciamo nuovi prodotti e offerte. Un chatbot può diventare il perfetto strumento per chiedere ad esempio il nome e l’indirizzo email di un utente, salvando questi dati autonomamente nel nostro database e addirittura inviandoli direttamente a piattaforme di email marketing come Mailchimp, aggiungendoli così in maniera trasparente e naturale alla nostra mailing list senza che il visitatore lasci mai la chat o si accorga di tutto ciò che sta accadendo dietro le quinte.
Marketing Automation
Per chiudere il cerchio e completare il percorso di engagement mirato che abbiamo pensato per i nostri utenti ci restano ancora da scoprire le funzionalità di marketing automation che i chatbot ci permettono di usare. Parallelamente a quanto facciamo con le email, possiamo anche qui segmentare gli utenti che hanno chattato con il nostro bot e definire delle regole di contatto via Messenger, ad esempio decidendo di inviare automaticamente un messaggio di “riattivazione” a tutti gli utenti che hanno chattato una volta con il bot del nostro blog ma non si sono più fatti sentire per 48 ore o più. La differenza sostanziale rispetto all’email è che recenti studi (ad esempio questo di Hubspot) hanno dimostrato come le comunicazioni inviate via Messenger abbiano un open rate dell’80% e più – una bella differenza rispetto ai più tradizionali messaggi di posta dove un tasso di apertura del 35%-40% è già il sogno proibito di qualsiasi marketer…
Come fare: piattaforme e tecnologie
Dopo tutto questo parlare è giunto il momento di mettersi all’opera. Ormai dovrebbe essere chiaro che utilizzare un chatbot è uno step fondamentale per qualsiasi blogger che desidera far crescere il proprio pubblico e rafforzare il legame che ha con i suoi lettori sfruttando strumenti all’avanguardia: come abbiamo promesso all’inizio di questo post vogliamo allora darvi delle indicazioni concrete per iniziare subito ad utilizzare chatbot completi, efficaci e utili in congiunzione con il vostro blog.
Se chi ha competenze di programmazione piuttosto avanzate può studiare direttamente le API di Facebook per creare i suoi chatbot da zero scrivendoli nel linguaggio che desidera, la soluzione più pratica ed efficace è invece utilizzare una piattaforma per creare chatbot, un software che solitamente ha un’interfaccia e una logica simile a WordPress ma che invece di produrre e gestire siti web crea bot per Messenger. Sono numerosi gli strumenti online che con diversi gradi di facilità, complessità e flessibilità offrono questo servizio e qui ne trovate un elenco piuttosto completo.
Oltre ai tool elencati in questo articolo, vogliamo segnalare ChatbotsBuilder, una piattaforma tutta italiana pensata principalmente per agenzie, marketer e blogger. Gratuita da provare, offre la lista completa di funzionalità che abbiamo descritto in questo articolo in maniera semplice, intuitiva e pratica. In alternativa, una ricerca su Google per “piattaforme per creare chatbot” dovrebbe sempre ritornare i risultati più aggiornati e completi.
La cosa importante è cominciare, subito, a studiare, provare e implementare chatbot. Siete d’accordo? I commenti sono aperti!
Guest post scritto da Silvio Porcellana di mob.is.it
Silvio Porcellana si occupa di digital marketing e web dal 1999. Nel 2017 ha creato ChatbotsBuilder, la prima piattaforma per costruire chatbots – totalmente in italiano.
Twitter: @silvioporcellan