Tempo fa abbiamo individuato 7 modi (+1) di guadagnare con Internet, e tra questi avevamo elencato il Blog-Curriculum:
Monetizzazione dalla Rete all’Offline, con la creazione di un Blog-Curriculum.
Un commento di ITmom sull’articolo Guadagnare con il blog, ha riportato l’attenzione su questo modo di pensare alla Rete, e al proprio blog:
Il blog mi serve ad aprire varie porte, mi obbliga allo studio continuo, e diventa il biglietto da visita oltre che creare i contatti che poi diventano lavoro.
Ecco un esempio concreto delle infinite possibilità che la Rete ci offre: non dobbiamo pensare che si possa lavorare in Rete con la sola presenza banner, ma possiamo allargare i nostri orizzonti con varie attività lavorative, che spesso sono ancora da inventare.
Il blog può essere un curriculum ‘vivente’, efficientissimo, se volete comunicare attraverso la Rete.
Volete scrivere per il web? Volete lavorare in un’agenzia della vostra città o per un rinomato portale online?
Il vostro blog dirà chi siete, cosa fate e cosa sapete fare.
Un blog aggiornato, curato, pulito… dirà molto della vostra personalità, come del resto può dirlo la vostra bacheca di FB. E’ ormai risaputo che le agenzie di recruitment cercano gli aspiranti dipendenti anche in Rete.
Avete provato a cercarvi su Google? Siete sorpresi, amareggiati, soddisfatti della vostra presenza in Rete? Ci sono cose che vorreste cancellare, o di cui vi pentite?
La Rete ha in sé questa duplice valenza: scorre velocissima, ma resta per sempre.
Ecco perché insistiamo sempre nel dire che accendere flame o parteciparvi, può essere un’arma a doppio taglio (oltre che un motivo di frustrazione personale o di perdita di tempo prezioso).
Ed ecco perché anche un blog deve essere manutenuto nel migliore dei modi: non solo con una grafica pulita e professionale, ma anche con un calendario editoriale attento e puntuale. Se questo blog deve in qualche modo avvicinarvi a una professione della Rete, evitate dunque di usarlo per fare polemica, o per diffondere catene di sant’antonio, o per lamentavi in continuazione del vostro attuale lavoro e dei colleghi.
Se avete un blog personale, non c’è problema: ciascuno ha il diritto di sfogarsi come meglio crede, e un blog è pur sempre solo un blog.
Se però la vostra aspirazione è quella di lavorare in Rete, cercate di mantenere un aspetto professionale anche quando parlate di cose intime e private.
La reputazione online passa anche attraverso un filtro (non una censura, ma un filtro) tra quello che volete dire, e quello che potete dire. Lasciate le vostre confidenze intime in luoghi differenti: forum protetti, chat, email… ovvero luoghi della Rete dove la vostra intimità non diventi motivo di imbarazzo in un colloquio di lavoro.
Perché un datore di lavoro non deve necessariamente sapere tutto di voi, di quanti gin lemon bevete al giorno, di quanto siete acide durante il pre-mestruo, del fatto che siete sociopatiche con i colleghi o che avete aprto un blog per deridere il vostro attuale datore di lavoro.
E’ un peso? Non lo so, dipende da voi!
Personalmente, non è mai stato un peso confinare in una sfera intima i miei più orridi segreti: ho sempre raccontato tutto ciò che desideravo raccontare, ma ho scelto dei luoghi che ritenevo più opportuni per ogni tipo di informazione. Non mi sento limitata, in questo: non ho dovuto censurare nulla, di me, ma semplicemente ho scritto il pensiero giusto nel posto giusto (e ogni tanto no).
Prima di scrivere di impulso, provate a pensare: mi preoccuperei di quello che sto scrivendo, se lo rileggessi tra un anno? E tra dieci?
Questo discorso non vale soltanto per il blog, o per i motori di ricerca: adesso vale anche per Facebook. Su FB è attualmente disponibile la cosiddetta ‘timeline’: persino nel posto che sembrava avere meno memoria del web, adesso si potrà andare a ritroso nei profili dei nostri amici, per scoprire quando si sono iscritti, cosa dicevano due anni fa, quali foto hanno condiviso nell’estate del 2009.
Non vergogniamoci di chi siamo, né di cosa diciamo. L’autenticità passa anche attraverso qualche figuraccia e qualche rettifica, attraverso successi e sbandamenti, attraverso idee che possono cambiare nel tempo.
Se c’è una cosa che ho imparato nella vita è proprio il cambiamento: diffidate delle persone maniacalmente coerenti, e fate della volubilità il vostro vanto. Questo, però, non sia la scusa per smettere di usare il cervello o non prendere sul serio le vostre azioni.
Cercate lavoro online? Non limitatevi ad aprire un profilo su Linkedin. Aprite un piccolo blog gratuito in cui dare sfoggio delle vostre abilità creative, intellettuali ed editoriali.
Le buone parole non sono mai sprecate, soprattutto quando cercate un nuovo lavoro: scrivete un CV succinto ed essenziale, e poi linkate il vostro CV virtuale.
In questo modo il selezionatore potrà capire meglio ciò che avete da dire e da offrire, potrà affezionarsi alla vostra storia, potrà capire che non siete solo un numero. Vedrà in voi la persona che siete, e anche il modo personalissimo ed intimo che avete utilizzato per raccontare la vostra storia, la vostra vita.