Nella vita ci sono pochissime cose che possono essere fatte bene senza pianificazione e progettazione.
Progettare significa mettersi a pensare e organizzare ciò che si vuole fare. Crearsi una visione di ciò che succederà intraprendendo determinate azioni. Suddividere un problema in tanti sottoproblemi e trovare gli strumenti adatti per gestirne ognuno. Avere una visione definita delle azioni da intraprendere e delle cose che succederanno in seguito a quelle azioni.
Mi accorgo che nello sviluppo di siti web spesso si parte e si procede alla giornata, senza avere realmente un progetto, un obiettivo, delle scadenze, dei checkpoint. Senza aver definito i problemi e le modalità per superarli.
Un progetto web non differisce da qualunque altro progetto, e senza adeguata pianificazione non porterà da nessuna parte. Sarà un semplice diario, o applicazione, per la quale gli utenti non avranno alcun interesse.
Il tempo per progettare può essere trovato molto più facilmente del tempo per produrre, perchè tutto quello che serve è il cervello e un blocco per appunti o un computer portatile. Scrivo questo articolo proprio prima delle vacanze di Pasqua perchè le vacanze sono un ottimo periodo per progettare e pianificare: si è più rilassati, con meno attività pratiche da portare avanti, ci si può dedicare a immaginare e sognare, che sono attività fondamentali per progettare bene.
Quindi vi lascio alcuni punti su cui ragionare e i compiti per le vacanze: progettate! Ovviamente, non mi stanco mai di ripeterlo, anche queste considerazioni valgono se il vostro obiettivo è quello di diventare professionisti. In caso contrario, sperimentate e divertitevi.
Fatevi delle domande e datevi delle risposte
si, proprio come diceva Marzullo 🙂
Le domande principali da porsi, e a cui rispondere sono quelle che definiscono i limiti del vostro progetto, quelle che definiscono gli obiettivi, e quelle che definiscono le modalità per raggiungere gli obiettivi con i limiti che avete.
Limiti del progetto
- Quanto posso spendere?
- Quanto tempo posso dedicare ogni giorno?
- Per quanti mesi posso lavorare al progetto?
Obiettivi del progetto
- Che cosa voglio raggiungere? (visibilità, notorietà, guadagno economico, etc)
- In quale modo voglio guadagnare?
- Qual è il mio target?
Modalità per raggiungere gli obiettivi
- Quali risorse tecniche utilizzerò?
- Quali consulenze / supporti / corsi / conventions devo frequentare?
- Quale percentuale di tempo dovrò dedicare al social / pianificazione / redazione articoli / etc?
Altre domande
Sono utili poi una serie di domande appositamente polemiche a cui bisogna trovare la risposta:
- Esistono altri che fanno quello che vorrei fare?
- Perchè gli utenti dovrebbero preferire me a loro?
- Sono competente nel mio campo?
- Ho le doti necessarie per portare avanti il progetto?
- quali sono i miei difetti che potrebbero avere un impatto negativo sul progetto?
E delle domande relative ai checkpoint, ovvero dei punti di controllo in cui fare verifiche:
- Dopo quanti mesi di lavoro voglio iniziare a vedere risultati? e quali risultati? (quantificarli)
- Dopo quanti soldi e tempo spesi devo valutare se conviene continuare o mollare?
Gli aerei hanno due punti di controllo al decollo: il punto A1 è quello entro il quale è possibile non effettuare il decollo, ma si fa ancora in tempo a frenare. Il punto A2 è il punto oltre il quale bisogna per forza decollare, perchè le condizioni tecniche impediscono di interrompere il processo, quindi al limite si decolla e si atterra subito dopo.
Anche nel business è così: stabilite una cifra che siete disposti a perdere e quindi a “giocarvi”, e una cifra oltre la quale dovrete giocarvi il tutto per tutto.
Buttate pensieri sparsi disorganizzati
Le idee nascono da ispirazioni, e le ispirazioni vengono quando hanno voglia e non devono essere ingabbiate. Non fatevi mai sfuggire un’idea solo perchè non sapete come formalizzarla correttamente. Scrivetela sulla carta del prosciutto, mandatevi un sms, registratevi un messaggio alla segreteria telefonica, buttatela su evernote senza titolo nè niente, speditevi un’email, ma non perdetela.
Successivamente tutte queste idee sparse saranno mattoncini utili su cui costruire un progetto: la progettazione è un processo razionale basato su singoli elementi irrazionali.
Costruite un percorso
Costruite un percorso di sviluppo del vostro progetto, con degli obiettivi intermedi. Spesso l’obiettivo finale è ben noto, ma con una specifica del tipo “diventare economicamente autonomi” si riesce a progettare ben poco. Bisogna creare dei piccoli traguardi raggiungibili, ed eventualmente fare aggiustamenti. Per esempio, per un sito web potrebbero essere questi:
- Acquisto dominio e realizzazione template;
- Scrittura dei primi 20 articoli per popolamento iniziale, senza aprire ancora il sito;
- Lancio del sito: pubblicità adwords, evento, lancio sui social;
- lancio su facebook: obiettivo x followers entro…;
- Raggiungere x pageviews / giorno;
- Raggiungere x euro / mese di raccolta pubblicitaria;
Ogni punto deve avere una data e la descrizione delle modalità per arrivarci.
Fate la lista della spesa
Segnate tutto quello che dovete acquistare a livello di servizi, supporto, corsi, materiale, spese di viaggio e rappresentanza, etc per raggiungere determinati obiettivi o funzionalità essenziali alla realizzazione del progetto.
Ho già scritto sulle spese di un progetto web, ma riassumo qui i punti di spesa fondamentali:
- Spese per infrastrutture tecniche e informatiche e per consulenze;
- Spese di burocrazia e supporto contabile e a aministrativo;
- Spese e tempo di “rappresentanza”: viaggi, incontri, fiere, etc;
- Tempo (o spesa se si fa ricorso a personale esterno) per scrivere articoli o debuggare l’applicazione;
- Tempo per vita social e gestione contatti;
Bisogna quindi vedere quante risorse di tempo e soldi si hanno a disposizione, e come utilizzarle. A seconda dei progetti, potranno servire più o meno (o nessuna) di ciascuna di queste voci.
Abbiate chiaro che cosa fate e a che cosa puntate
come ho detto più volte, bisogna saper scrivere in poche parole:
- che cos’è il vostro sito o il vostro progetto;
- quali obiettivi si prefigge per gli utenti;
- quali obiettivi si prefigge per voi;
- quale è il revenue model (ovvero come può guadagnare soldi).
Se le argomentazioni sono vaghe, vuol dire che il progetto non è ancora maturo e bisogna lavorarci ancora un po’.
La conclusione di tutto questo discorso è che qualunque cosa necessita di lavoro, sforzo e progettazione. Anche se dall’esterno sembra tutto semplice, e anzi bisogna sforzarsi perchè sembri semplice, lo sforzo dietro le quinte è enorme. Se avete visto in qualche documentario quello che c’è dietro 30 secondi di spot pubblicitario, un minuti di animazione video, un matrimonio ben organizzato, un incontro tra capi di stato, e così via, capite che cosa voglio dire: perchè le cose sembrino semplici e lineari, occorrono una progettazione e una pianificazione impeccabili.