Abbiamo parlato di come gestire al meglio, soprattutto con trasparenza verso i lettori, tutti i prodotti omaggio che riceviamo tramite collaborazioni attivate con il nostro blog.
Ma quando vogliamo diventare blogger di professione, e quindi iniziare ad essere retribuite per i nostri articoli, come facciamo a trasformare un omaggio in una retribuzione?
Come e quando posso essere remunerata per le mie recensioni o per i test dei prodotti omaggio?Può una email commerciale essere sfruttata a mio favore per ottenere un maggiore riconoscimento del mio lavoro?
Naturalmente sì, è possibile: un’email commerciale, o un redazionale, o un comunicato stampa seguito da preghiera di diffusione… tutti questi contatti possono trasformarsi in collaborazioni proficue anche dal punto di vista lavorativo ed economico.
Partiamo da un presupposto: le agenzie fanno il loro lavoro. Forse a volte esagerano con email un po’ troppo invasive (visto che non sono richieste) e anche con proposte un po’ offensive dal punto di vista professionale, ma non fanno altro che diffondere dei comunicati stampa. Nessuno vi obbliga a pubblicare sul vostro blog ciò che non volete pubblicare.
Detto questo, io sono tra quelli che pensano che in Rete abbiamo anche un dovere di formazione verso chi è ancora inesperto della Rete. Per questo motivo io mi impegno a rispondere a (quasi) tutte le email promozionali, raccontando quello che faccio, e offrendo delle collaborazioni professionali: penso che non sia mai tempo sprecato utilizzare un contatto per proporsi in modo professionale, anche in modo un po’ sfacciato. Del resto, come dico sempre: chi di spam ferisce…
Ecco perché ritengo che anche l’invio di un prodotto omaggio possa diventare un’ottima occasione per attivare delle collaborazioni retribuite. Certe volte basta chiedere!
Molti sponsor che pubblicizzano i propri prodotti con il sistema degli omaggi (soprattutto nel food), retribuiscono con regolarità le blogger che ne fanno richiesta: ne ho esperienza diretta con delle clienti a cui ho consigliato di rispondere in modo professionale alle email, inviando delle vere offerte in risposta a queste richieste. E ha funzionato, anche con discreti ritorni economici!
I miei migliori sponsor provengono tutti da processi di questo tipo: ricevuta un’email con una proposta che non ritenevo adeguata, è iniziato uno scambio di email con mie offerte e controproposte, con trattative anche di alcuni mesi, finché non si è giunti a un accordo commerciale che soddisfacesse ambo le parti.
E’ sempre possibile? Ovviamente la riuscita di questa contrattazione commerciale dipende anche da cosa possiamo offrire, e principalmente sono due le monete di scambio migliori sul web: numero delle visite e articoli di qualità. Tuttavia, non è detto che non possiate attivare collaborazioni remunerative se non avete un numero di visite elevato: a volte i buoni commenti, o la buona reputazione, o la propria personalità, fanno molto più che migliaia di visite giornaliere.
Vale dunque sempre la pena di provare a rilanciare! In ogni caso, non scendete a compromessi: accettare un omaggio è cosa buona e giusta, così come parlarne nel proprio blog, pubblicizzarlo in maniera trasparente, parlarne diffusamente… Ma non è tollerabile essere sottoposti a vincoli professionali, se non si è retribuiti per farlo!
Il mio consiglio è dunque quello di moderare in modo molto puntuale le richieste eccessive: sarete voi a decidere come e quando pubblicare un post, con che frequenza, in quali termini. E nessuno può obbligarvi ad esporre i banner, e revisionare i vostri articoli, o addirittura a chiedervi dei soldi se non si sente soddisfatto della vostra recensione! (casi purtroppo accaduti).
Fate dunque attenzione a tenere a bada le richieste che pretendono un lavoro da professionista in cambio di un omaggio da hobbysta.
Case Study
Facciamo un esempio concreto: Offerta di una cesta di ingredienti di cucina.
Potete accettare l’omaggio, scrivere alcuni articoli interessanti, con ricette innovative realizzate con quegli ingredienti, e con foto professionali scattate da voi, anche curando lo styling della foto, l’impiattamento, ecc…
Potete diffondere l’articolo tra i vostri canali, utilizzando la vostra pagina FB e twitter, la vostra newsletter, ecc… (senza però spammare l’articolo a casaccio! Cosa realmente accaduta nei messaggi privati di FB, dove ricevevo link di post sponsorizzati da andare a leggere, con la descrizione commerciale del prodotto. Ma anche no!)
A questo punto, dopo un numero ragionevole di post (per esempio 3-5 post totali), potete scrivere al vostro contatto e inviargli un report dettagliato sul lavoro che avete svolto: numero di visite e commenti, percezione del prodotto da parte degli utenti, numero delle visualizzazioni del post, numero delle visualizzazioni della newsletter, numero dei like e delle condivisioni su Fb, idee e suggerimenti per collaborazioni future, ecc…
In questo modo, potete chiedere l’attivazione di una collaborazione professionale, retribuita, a seguito dei risultati raggiunti. Non esitate a raccontare in termini ‘umani’ anche il vostro entusiasmo: fate sapere allo sponsor perché volete lavorare con lui, cosa avete da offrigli, quale entusiasmo vi procura poter cucinare con i suoi prodotti!
Siate entusiaste ed oneste: fate capire alle persone che anche dietro al vostro blog c’è una persona vera, felice, piena di idee, creativa, originale, schietta e soprattutto così consapevole delle proprie capacità, da aver ideato anche un progetto editoriale proprio per quello sponsor!
Insomma: non abbiate paura di chiedere. Non sarà certo perdendo 5 chili di marmellate, che andrete in rovina. Gli omaggi sono utili e piacevoli, ma non vi permettono di fare il salto da hobbyste o professioniste. Accettateli, dichiarateli con onestà e trasparenza verso i lettori, utilizzateli per la vostra crescita… e pensate sempre che il lavoro è tale quando è retribuito, e che il lavoro gratis non si chiama lavoro, ma volontariato.
L’email di presentazione
Per formulare delle controproposte, preparate un’email standard con una descrizione di:
– chi siete e quali sono i vostri contatti (link del blog, email, numero di telefono, skype…);
– l’argomento del vostro blog;
– le pageviews/mese del vostro blog e altre informazioni sulle sue prestazioni (utenti unici, commenti…);
– le possibilità di collaborazione;
– gli eventuali costi indicativi di una collaborazione.
Ve ne lascio una bozza, raccolta da vari modelli che ho creato per me stessa:
Ciao, grazie per la tua email.
retelab.it è un blog professionale con circa n-mila pageviews/mese e non è prevista la pubblicazione di redazionali gratuiti, articoli sponsorizzati, ecc…Su retelab.it si parla di gestione professionale di blog, di tematiche tecniche legate al mondo del blog, di monetizzazione, regole di buon utilizzo dei blog e dei siti internet in generale.
Le possibilità di collaborazione sono:
– banner pubblicitari di vari formati;
– sezioni sponsorizzate;
– articoli sponsorizzati (in particolari sezioni).I costi sono concorrenziali e le impressions vengono certificate tramite Google DFP, lo strumento professionale di riferimento per il monitoraggio delle campagne pubblicitarie, con cui viene fornito regolare report a fine campagna.
Se siete interessati a una di queste forme di collaborazione, trovate in firma i miei riferimenti, per risolvere qualsiasi dubbio in merito.
Grazie e a presto,
Barbara.
Un’email standard, da copiare/incollare senza troppa paura e senza troppe revisioni, è già più che sufficiente per fare una scrematura delle offerte che ricevete via email.
Io non sono mai rimasta delusa: ho capito che certe volte è più apprezzato chi chiede, rispetto a chi accetta tutto senza fiatare.
In ogni caso: non sprecate MAI un buon contatto. Catalogateli, conservateli, meditate su di loro: le occasioni non nascono dal nulla, e occorre sempre un po’ di inventiva per diventare blogger di professione.
Lo svantaggio e il vantaggio della professione blogger è proprio questo: tutto deve essere ancora inventato. Cosa aspettate ad inventarlo? 😉