Uno dei modi (ma non l’unico) per guadagnare con il proprio sito è quello di vendere spazi pubblicitari. Per proporsi alle aziende però bisogna essere in grado di dire quante sono le visite al proprio sito.
Esistono diversi modi per calcolare le visite, ne analizzeremo alcuni, tra cui:
– Google Analytics;
– WordPress.com stats;
– Google Ad Planner;
– Alexa;
– Nielsen Netrating.
Ecco nel dettaglio alcune informazioni su questi strumenti di monitoraggio delle visite.
Google Analytics
Google Analytics è uno strumento accettato quasi universalmente, perché è compatibile con qualunque tipologia di sito, e ha l’autorevolezza di Google. In più è gratuito, quindi non esistono scuse per non utilizzarlo.
Google Analytics è uno strumento che si può installare molto semplicemente. Basta seguire questi passi:
- Andate sul sito di Google Analytics;
- Iscrivetevi (se avete un account Google potete usare quello, altrimenti verrete invitati a crearne uno);
- Seguite la procedura guidata (semplicissima e passo passo) fino ad ottenere il codice di monitoraggio;
- Copiate il codice di monitoraggio (o fatevelo spedire via email) e incollatelo nel template del vostro sito, subito prima del tag di chiusura </head> ;
- Se avete paura o difficoltà a modificare il template, e usate wordpress, potete utilizzare uno dei tanti plugin che vi semplificano l’operazione. Il migliore secondo me è Google Analytics for WordPress (by Yoast).
Se lo vorrete ritrovare in seguito, potete seguire la guida di Google per trovare il codice di monitoraggio.
Dal momento in cui installate Google Analytics, questo inizierà a contare il traffico del sito, e vi darà tantissimi utili strumenti e statistiche che vi verranno richiesti dai vostri potenziali inserzionisti (ne parleremo).
WordPress.com stats
WordPress.com stats è un plugin per wordpress, ora parte di Jetpack, che si installa in maniera semplice e veloce come tutti i plugin di WordPress.
Una volta installato, avrete una voce aggiuntiva nella sidebar che vi indicherà le statistiche sulle visite.
E’ semplice e immediato, ma non viene richiesto dagli inserzionisti: serve a farsi un’idea veloce delle visite e ad avere un metro di confronto con i monitoraggi forniti da Analytics. Questo strumento non dà dati ‘ufficiali’ sulle visite, ma fornisce dati interessantissimi che vi serviranno anche per aumentare le visite del vostro blog, e che vedremo poi nel dettaglio. Per fare un esempio veloce: referrers, parole chiave con cui viene ricercato il vs blog, post più letti…
Google Ad Planner
Google Ad Planner è uno strumento che permette di stimare le visite di un sito. Google, utilizzando i dati e le statistiche in suo possesso, è in grado di fornire informazioni su qualsiasi sito, anche demografiche: non solo il numero di pageviews per paese di provenienza, ma anche età, scolarizzazione, sesso e reddito dei vostri utenti, dato molto interessante per analizzare il vostro target e proporvi ad aziende in tema con i vostri accessi.
Bisogna tenere conto delle seguenti limitazioni:
- i dati sono stimati e aggiornati solitamente a un paio di mesi prima;
- i dati sono validi per siti che hanno già parecchie visite (oltre le 300mila / mese) e sono attivi da molto tempo (più di un anno).
In ogni caso è uno strumento utile per analizzare la concorrenza e per valutare come si è posizionati in confronto ad altri. Provatelo su Google Adplanner.
Alexa
Aleza è un altro strumento ‘indiretto’ di monitoraggio delle visite, gestito da un altro grande di Internet (Amazon). I dati forniti da Alexa si basano dunque su una stima, ma anche questo dato permette comunque di rapportarsi ad altri siti e di avere un’idea del posizionamento rispetto ad altri concorrenti. Come Ad Planner, anche Alexa è valido solo su siti con molte visite (i dati sono attendibili per i primi 100mila siti al mondo).
Permette anche di confrontare l’andamento nel tempo di più siti. Potete utilizzarlo andando su Alexa – the web information company.
Nielsen Netrating
Questo è in assoluto il riferimento utilizzato da tutti i ‘big’ in campo pubblicitario ed è considerato il più autorevole. Lo cito velocemente e per ultimo non perchè meno importante, ma perchè inadatto per costi e dimensioni alle esigenze di un blogger medio. I dati dei report Nielsen sono validi per siti con centinaia di migliaia o milioni di visite / mese e non sono visibili ‘in chiaro’, ma solo attraverso la stipula di un contratto spesso molto oneroso, e quindi adatto solo a grossi gruppi aziendali.
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Questa panoramica odierna sui principali strumenti per il monitoraggio delle visite di un blog, non esaurisce certo tutti i possibili strumenti che possono essere utilizzati per valutare visite e audience, ma sono senz’altro i più usati e quelli che qualunque blogger dovrebbe imparare ad utilizzare per valutare il suo sito e confrontarlo con altri.
Il nostro consiglio è quello di conoscere e studiare questi strumenti principali, e di iniziare ad usarli sul proprio blog anche come primo approccio di tipo ‘professionale’ per monitorare le proprie visite, il proprio target e soprattutto le possibilità di sviluppo e monetizzazione future che questi dati possono rivelarvi.