Aggiornamento Ottobre 2016: ho aggiunto una sezione in fondo all’articolo con vari link utili, che cercherò di tenere aggiornata.
Spesso riceviamo richieste di informazioni in merito a quanto sia possibile fare o non fare su Internet, in materia di Copyright.
Voglio innanzitutto fare alcune premesse:
- La legislazione in materia è ancora incompleta. Molte leggi non sono ancora aggiornate al mondo digitale, ma fanno riferimento ai media tradizionali (foto, giornali, libri, etc)
- Tutte le riflessioni sono pareri personali, e dato che non siamo avvocati sono basati sulla nostra esperienza nel campo, ma non possono in nessun caso sostituire il parere di un legale.
- La materia è ampia, e non può facilmente essere esaurita in un solo post;
- Questo articolo stesso è in continuo divenire: questo è il bello della rete, ed è giusto apportare continue modifiche per poter fornire la migliore informazione possibile.
- In mancanza di indicazioni specifiche per i contenuti digitali e per il mondo del web, bisognerà adottare le regole generiche per il diritto d’autore, per quanto a volte possano sembrare strane in un mondo digitale.
Regole generali
In mancanza di indicazioni, o se sei in dubbio, adotta un atteggiamento protettivo: ovvero dai per scontato che le opere siano integralmente protette da copyright e quindi non riproducibili in alcun modo. Questo atteggiamento permette la massima tranquillità e serenità. Magari si perderà qualche occasione di pubblicare qualcosa di bello e interessante, ma sicuramente si eviteranno problemi.
Guarda sempre sui rispettivi siti se ci sono delle politiche di copyright: è la prima cosa da fare. In alcuni casi troverai la Licenza Creative Commons, in altri troverai delle restrizioni, o delle particolari policy. Attieniti alle regole scritte dai proprietari.
Ovviamente le regole devono avere senso: va bene richiedere il rispetto del copyright sulle proprie foto e sui propri testi, ma siccome sulla rete troverete gente che dice di aver inventato la parola “computer” o il nome “Mario”,o che siccome ha fotografato lui il mare nessuno può più fotografarlo, dovrete usare il buonsenso per interpretare le regole e lasciar perdere le richieste assurde.
Se non ci sono indicazioni sul copyright, allora tutto il contenuto è protetto: per la legge italiana (e per quella di molti altri Stati) in mancanza di altre indicazioni l’autore di un’opera ne è proprietario.
Per esempio su Mammafelice viene richiesto:
- di non fare copia/incolla integrale dei post (che è comunque vietato);
- di non usare le foto senza chiedere l’autorizzazione, a meno che non si tratti di foto ridimensionate ovvero miniature (massimo 200px lato grande) di cui è permesso l’utilizzo senza richiesta di autorizzazione (indicando però sempre la fonte);
- di non fare hardlinking.
Per linkare un’altra pagina non è mai necessario chiedere il permesso. Per linkare si intende inserire semplicemente un link che rimanda ad un’altra pagina, non confondetelo con la copia, che non potete mai fare senza autorizzazione! Internet è nato per condividere informazioni tramite hyperlinks, ovvero parole che cliccate rimandano ad un altro sito o pagina. Se una persona non vuole essere linkata, non deve mettere le informazioni sulla rete, oppure le deve proteggere con apposite precauzioni (password, aree riservate, etc).
Fotografie e immagini
NON puoi inserire sul tuo sito foto di altri senza permesso, nemmeno se metti i link, a meno che non abbiano la Licenza Creative Commons con la licenza d’uso delle foto e dicano espressamente che si può copiare senza permesso. Alcune varianti di Creative Common permettono la copia, ma deve essere riportato l’autore, il link o altro.
NON puoi manipolare le foto di altri, storpiarle, alterarle, ecc… a meno che non usi foto libere da copyright e senza restrizioni o a meno che tu non abbia autorizzazioni.
Sulla rete si è consolidata l’abitudine di poter utilizzare miniature (ovvero versioni ridotte e di qualità degradata) per rendere più facilmente identificabili i link. Questa metodologia è utilizzata da google, facebook, twitter, e dalla maggior parte dei social networks e degli aggregatori. È innegabile che le immagini permettano una più rapida identificazione del link, a tutto vantaggio della risorsa linkata e senza che nulla venga sottratto al legittimo proprietario: l’immagine è infatti essa stessa link, e non vi può essere dubbio sulla paternità.
Ecco cosa dice la Legge in merito:
Fonte: http://www.lucaspinelli.com/
“…In questo scenario, lo scorso dicembre è stata approvata una modifica alla Legge italiana sul diritto d’autore (633/1941), che prevede l’introduzione del comma 1 bis all’articolo 70. La nuova norma recita:
“È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali (…) sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico…”
In pratica si è stabilito che nell’era di internet il pubblicare una piccola gif di un’opera, con soli scopi didattici e citando la fonte, non lede il diritto d’autore e non è dovuto compenso.
Ma che cosa si intende invece per miniatura? Il termine non è univoco. Come non è univoco che cosa si intenda per scopo di lucro e addirittura che cosa si intende per foto. Dubito che Facebook, che inserisce automaticamente un’immagine in miniatura quando si scrive un link, lo faccia violando la legge. Immagino che avendo buoni avvocati, ed essendo appetibili da parte di chiunque voglia farsi soldi denunciandoli, sappia bene quello che fa.
Negli Stati Uniti esiste il concetto di fair use che è stato recepito da una direttiva europea.
Nell’aprile 2007, il Parlamento europeo ha votato in seduta plenaria una relazione che accoglie la proposta della Commissione di una nuova direttiva sul diritto d’autore – Ipred2 – e, nello stesso tempo, introduce una serie di emendamenti.
Uno, in particolare, ricalcato sostanzialmente sul fair use statunitense, stabilisce che la riproduzione in copie o su supporto audio o con qualsiasi altro mezzo, a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l’uso in classe), studio o ricerca, «non debba essere qualificato come reato».
In particolare è stato redatto il Decreto Ministeriale Comma 1 bis, articolo 70, legge 633/1941 che estende il comma 1 bis e in particolare definisce che:
Non concorre a costituire il fine di lucro di cui al comma 1 bis dell’art. 70, legge 21 aprile 1941, n. 633, l’eventuale ricorso da parte del soggetto pubblicante o del fornitore della piattaforma a forme di rimborso degli oneri di manutenzione e pubblicazione, quali, a titolo esemplificativo, l’apposizione di banner o l’iscrizione in circuiti pubblicitari, quando la pubblicazione delle opere protette sia accessoria ai contenuti resi disponibili.
Musica
NON puoi usare musica, canzoni, poesie, video, ecc… protette da copyright, a meno che non si tratti di brevi citazioni correttamente attribuite.
La SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) consente di acquistare licenze di utilizzo se si vogliono usare musiche di sottofondo.
Per inserire musica da scaricare o ascoltare in un sito web è necessario prima ottenere dalla SIAE una licenza e corrispondere un compenso per gli autori e gli editori delle musiche che si vogliono utilizzare. Non si tratta di una tassa, ma di un compenso per il lavoro di chi crea una composizione musicale.
Così cita il sito della SIAE, società italiana autori editori, e non si scappa: pubblicare musica, anche solo in sottofondo, sul proprio sito o blog è illegale, se non si ha l’autorizzazione necessaria, un contratto di licenza e si versa un compenso annuale per il pagamento dei diritti d’autore.
In ogni caso se volete usare musiche di sottofondo non avete ancora capito che cosa significhi diventare blogger professionisti 🙂
Testi
Diciamo subito che è illegale fare copia/incolla di qualsiasi articolo, sia esso preso dai giornali online che dai blog personali, anche inserendo la fonte: la citazione della fonte non è sufficiente a garantire la legalità del copia/incolla integrale.
Esiste infatti la possibilità di pubblicare piccoli estratti di testi altrui, che per la Legge Italiana viene definita ‘Diritto di Corta Citazione‘, ovvero:
un’eccezione al diritto d’autore. Quest’ultimo concede all’autore ogni forma di controllo sulla diffusione delle sue opere. In un certo numero di circostanze, un autore non può opporsi alla pubblicazione di un estratto della propria opera.
Fonte: Wikipedia.
E in quali casi si applica? Quando si può parlare di lunga citazione o corta citazione?
L’Articolo 10 della Convenzione di Berna dice:
1) Sono lecite le citazioni tratte da un’opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
2) Restano fermi gli effetti della legislazione dei Paesi dell’Unione e degli accordi particolari tra essi stipulati o stipulandi, per quanto concerne la facoltà d’utilizzare lecitamente opere letterarie o artistiche a titolo illustrativo nell’insegnamento, mediante pubblicazioni, emissioni radiodiffuse o registrazioni sonore o visive, purché una tale utilizzazione sia fatta conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
3) Le citazioni e utilizzazioni contemplate negli alinea precedenti dovranno menzionare la fonte e, se vi compare, il nome dell’autore.
In ogni Stato, poi, la normativa vigente è differente, pur mantenendo saldi i punti della Convenzione di Berna.
In Italia, ad esempio:
L’art. 70, Legge 22 aprile 1941 n. 633 (recante norme sulla Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio) dispone che il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti d’opera, per scopi di critica, di discussione ed anche di insegnamento, sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituiscono concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera.
Con il decreto legislativo n. 68 del 9 aprile 2003 è stata introdotta l’espressione di comunicazione al pubblico, per cui il diritto è esercitabile anche sul web.
Per stare tranquilli e rispettare come sempre le Leggi (e non di meno il lavoro delle persone!), ecco come ci si può comportare:
– MAI fare copia/incolla integrale di un articolo, e nemmeno chiederne l’autorizzazione: è inutile;
– utilizzare con parsimonia le citazioni, inserendole all’interno del tag blocquote, in modo che per i lettori sia chiaro che il testo citato non ci appartiene;
– limitarsi a citare solo piccoli estratti di articoli o libri, intervallandoli con i nostri commenti costruttivi: il valore dell’articolo non deve essere lo scopiazzamento in sé, ma il testo che noi scriviamo per commentare il brano citato;
– inserire sempre la fonte da cui si è tratta la citazione, sia all’interno della citazione stessa, sia in fondo al post, in modo da non dare adito ad alcun dubbio nei nostri lettori.
Fonte citazioni: Wikipedia.
Riassumendo
- citare la fonte e linkarla, senza dare adito a dubbi;
- attribuire correttamente la provenienza dei materiali che citi, senza dare adito a dubbi;
- inserire il link al post da cui trai l’informazione, e (anche) genericamente al sito: devi dar modo ai tuoi visitatori di leggere l’informazione sul sito che l’ha realmente prodotta.
Non devi:
fare hardlinking, ovvero linkare sul tuo sito PDF da scaricare, modelli, cartamodelli, ecc…
Non si fa ed è scorretto perché ruba traffico al sito che ha prodotto il materiale, senza dargli nessun vantaggio: la Netiquette prevede che si linki la pagina di quel sito in modo che il PDF venga scaricato direttamente dal sito del suo legittimo proprietario.
- citare piccoli estratti di post altrui;
- linkare liberamente i post e i siti che vuoi (non occorre chiedere il permesso per i link).
È uso comune:
lo fanno Facebook, Twitter, Google e tutti i social networks, ed è stato redatto un Decreto Ministeriale che lo contempla:
- pubblicare piccole miniature, anche senza permesso, assicurandoti che sia chiaro ai lettori che non è materiale tuo, sia attribuita la paternità e ci sia in evidenza un link ai siti degli autori originali;
Conseguenze in caso di illeciti
Le conseguenze di un utilizzo illecito di materiale protetto da copyright possono essere molto gravi, quindi non è il caso di prenderle sottogamba. In particolare in ordine di gravità potrebbero essere:
- obbligo di rimuoverle;
- obbligo di pagare per l’utilizzo (e se sul sito ne avete molte il conto può essere salatissimo);
- obbligo di chiudere il sito;
- denuncia civile e conseguenti spese legali e indennizzi;
- denuncia penale e conseguenti spese legali, indennizzi e condanna.
Come comportarsi in caso di segnalazioni o avvisi
Per quanto ci si sforzi di essere sempre onesti e utilizzare materiale legale, richiedere sempre le autorizzazioni, utilizzare sempre materiale proprio, se siete dei blogger professionisti potrà sempre capitare di avere qualche problema, per esempio:
- Vi viene regolarmente venduto un articolo o una foto, lo pubblicate in totale buona fede e risulta un plagio;
- Eravate convinti di utilizzare materiale con una licenza e ne avete usato con un’altra;
- Avete sbagliato a salvare una foto e ne pubblicate una al posto di un’altra;
- Oppure vi potete imbattere in persone particolarmente polemiche, rissose o fastidiose anche se siete in totale buona fede.
- A meno che la richiesta non sia totalmente assurda, non richieda il completo stravolgimento del sito, o non siate sicuri al 100% (perchè magari l’opera è vostra 🙂 ) rimuovete subito il materiale segnalato. L’obiettivo di un blogger professionista deve essere quello di portare avanti il suo business, non battaglie ideologiche.
- Evitate che vi venga segnalato direttamente nel post: una persona in buona fede vi contatta via email, e se siete in buona fede l’email deve sempre essere segnalata. Se avvia polemiche sul vostro blog evidentemente il suo intento non è proteggere la propria opera ma diffamare voi o mettere in mostra se stesso, e dovete impedirlo.
Come fare segnalazioni ad altri per violazione di copyright
Se lavorate bene prima o poi vi capiterà di trovare del vostro materiale non autorizzato su altri siti. La cosa è fastidiosa, e va sempre segnalata, Ecco alcune regole fondamentali:
Non fate richieste assurde: se ritenete di dover essere avvisati per un link, o di aver inventato una parola o una ricetta o un qualsiasi altro concetto e che nessun altro può usarlo, non siete ancora maturi per vivere la rete serenamente.
Assicuratevi che il materiale sia di vostra proprietà. Sembra banale, ma se siete dei professionisti del web e gestite decine di migliaia di articoli, post, commenti, foto, può essere facile sbagliare;
Contattate prima di tutto in privato il proprietario del sito. Se non trovate email e recapiti, questo è già indice di malafede ma dato che tutti i domini internet hanno un proprietario e un responsabile legale, potete contattare direttamente lui.
Se siete piccoli non accanitevi perché tanto chi copia solo ha vita breve (ve lo assicuro, sono sulla rete da prima che esistesse il web). Se siete grandi concentratevi sul vostro business e lasciate sempre sbollire la rabbia verso chi ha usato del vostro materiale: ma tanto se siete diventati grandi lo avete già capito.
Non usate comunque mai il vostro blog come arma per battaglie personali, anche se siete convinti di avere ragione: questo vi farà apparire irosi, antipatici, e vi qualificherà immediatamente come dei dilettanti del web.
Link utili
Link utili in lingua italiana (sezione in continuo aggiornamento)
- Sito ufficiale della SIAE (Società Italiana Autori ed Editori)
- Wikipedia: Copyright immagini
- Wikipedia: FAQ Copyright immagini
- Wikipedia: Diritto di citazione
- Wikiquote: Diritto d’autore
- Treccani.it: Diritto d’autore