Le domande che più frequentemente si pongono i blogger ma anche le aziende che vogliono fare content marketing sono: Quanto spesso devo pubblicare in una settimana per avere buoni risultati? È necessario pubblicare articoli tutti i giorni?
Domande di questo genere nascono molto probabilmente dal confronto tra il proprio blog e altri che, magari, hanno più traffico o più conversioni, o magari scaturiscono da semplice curiosità di chi, giustamente, vuole veder crescere la propria creatura.
La risposta più ovvia, presupponendo di vivere in un mondo ideale dove ogni articolo scritto è assolutamente perfetto e tutti i criteri di valutazione del sito web sono regolati con le giuste misure, allora sì, scrivere tutti i giorni sul proprio blog è un’ottima idea. Pubblicare 10 articoli al giorno è meglio, pubblicarne 100 ancora di più. Impossibile ovviamente, ma è chiaro che la quantità di parole chiave che si riversano sul web con pubblicazioni di questo tipo è enorme, il che porterebbe ad un aumento di traffico direttamente proporzionale al numero di articoli pubblicati.
Ora prendete quanto scritto sopra, che è assolutamente verissimo se fossimo macchine e non esseri umani, e cancellatelo dalla vostra mente, questo non è il modo di costruire un blog di successo. E per fortuna direi!
Facciamo un passo indietro.
Che genere di sito è il vostro?
Il passo più importante per stabilire quale sia la frequenza di pubblicazione ideale è osservare il proprio blog in modo oggettivo, per quello che è.
Un magazine ha un numero di pubblicazioni al giorno diverso da un sito di news, per fare un esempio. I primi solitamente hanno alle spalle un team di autori che lavorano all’unisono e producono tanti contenuti i quali, generalmente, scaturiscono da ricerche e vengono scritti dopo il controllo delle fonti (si spera). Gli articoli dei magazine solitamente hanno una lunghezza medio lunga e sono stati concepiti per essere attuali anche dopo anni dalla loro pubblicazione.
I siti di news, invece, producono contenuti che si esauriscono in brevissimo tempo, a volte è addirittura questione di pochi giorni, e hanno necessità di un ricambio continuo di materiale fresco da sottoporre ai lettori. In genere sono testi brevi che riportano notizie già pubblicate altrove e che non richiedono un ingente dispendio di tempo ed energie.
Come possiamo paragonare i due esempi di cui sopra ad un blog, magari gestito da un’unica persona? Ovviamente non si può fare. Ciò che possiamo fare è fare un’analisi dei contenuti, magari rileggendo quelli vecchi e chiedendoci: quanto tempo mi ci è voluto per scrivere questo contenuto e che risposta sta avendo dai lettori?
Puntate sulla qualità
Scrivere un testo ottimizzato SEO non significa riempire un foglio con 700 parole che ruotano attorno alla singola keyword ma che non offrono un vero valore aggiunto per l’utente. Questo discorso poteva valere 10 anni fa quando il web era un mondo del tutto diverso. Oggi non dobbiamo preoccuparci più solo di avere un gran numero di contenuti sui motori di ricerca ma dobbiamo rivolgerci, soprattutto in qualità di blogger, ai nostri lettori cercando di instaurare con loro un vero e proprio rapporto di fiducia.
E dato che Google lavora per cercare di offrire agli utenti contenuti di qualità sempre maggiore, è in quella direzione che dobbiamo guardare: stiamo fornendo articoli utili, ben scritti, corretti, interessanti e coinvolgenti? Allora stiamo facendo il passo più importante nella stesura di un articolo ottimizzato per la SEO.
Quanto tempo mi ci vuole per scrivere un articolo di buona qualità? Due giorni? Perfetto, abbiamo risposto alla domanda principale di questo articolo, per godere di una buona reputazione online devo pubblicare un articolo ogni due giorni. Ovviamente il tempo varia da blog a blog, esistono blog che pubblicano articoli i quali richiedono 5, anche 10 giorni di lavoro per via della tipologia dei contenuti. Ebbene, quella è la frequenza giusta per quel blog.
Datevi un ritmo di pubblicazione
Una volta deciso quanto spesso potete pubblicare durante la settimana, cercate di mantenere il ritmo e pubblicare a intervalli regolari, in modo che i vostri lettori sappiano che quel giorno possono venire a visitare il vostro sito e vi troveranno un nuovo contenuto.
La regola che dovrebbe valere sempre è quella di non cedere alla tentazione dell’articolo facile, quello che si scrive in 10 minuti tanto per riempire uno spazio o per poterlo rilanciare sui social.
Cercate sempre di ragionare sugli articoli che pubblicate e cercate di scrivere di argomenti che non si esauriscono nel giro di qualche mese ma che, volendo, sarebbero ancora attuali fra 2 o 3 anni. Il valore di tali articoli, anche se nell’immediato non fanno un numero alto di traffico rispetto ad articoli che fanno leva su tendenze del momento o fatti esclusivamente per attirare like su Facebook, crescerà con il passare del tempo perché non smetteranno mai di portare visitatori al vostro sito provenienti dai motori di ricerca. Il che vi permette di ottimizzare al massimo i vostri sforzi nell’intento di ottenere il maggior profitto dalla vostra attività.