Google analytics è uno strumento potentissimo per l’analisi delle visite di un sito. Chi ha appena iniziato ad utilizzarlo a volte è intimorito dalla quantità di indicatori che è in grado di fornire, e dalla difficoltà di capire e configurare tutto. I concetti di base però sono davvero semplici e capibili da chiunque.
Descriverò quindi in maniera semplicissima i principali indicatori relativi alla panoramica del pubblico, la pagina principale su cui si viene indirizzati quando si visualizzano i rapporti di un sito.
Sessioni (sessions)
Sino ad aprile 2014 era Visite (Visits).
Immagina che il tuo sito sia un museo. Uno entra e fa una visita. In quella visita può vedere più quadri, ma resta sempre una visita. Se poi se ne va, e ritorna domani, sarà un’altra visita. La visita al sito è la stessa cosa: se entro nel tuo sito e ci giro un po’, seguendo links vari, vale sempre come una visita. Se però chiudo la pagina e ci ritorno dopo un po’, verrà considerata una nuova visita. Il termine “sessione” è tecnicamente più corretto rispetto al termine “visita”, infatti ora nel pannello di amministrazione è indicato così.
Utenti (Users)
Sino ad Aprile 2014 era Visitatori unici (Unique visitors).
Indica quante persone diverse hanno visitato il tuo sito nell’intervallo di tempo indicato.
Visualizzazioni di pagina (Pageviews)
Indica il numero totale di pagine visualizzate. durante una sessione posso visualizzare una o più pagine, quindi questo numero sarà sempre maggiore delle sessioni e degli utenti.
Pagine / Sessione (Pages / Sessions)
Indica quante pagine visualizza un utente, in media, durante una sessione.
Durata sessione media (Avg Session Duration)
Indica quanto dura in media una sessione.
% Nuove Sessioni (% New Sessions)
È una percentuale stimata degli utenti che visitano il sito per la prima volta.
Frequenza di rimbalzo (Bounce Rate)
È la percentuale di visite di una sola pagina, ossia visite in cui la persona esce dal sito dalla stessa pagina in cui è entrata. Statisticamente è molto difficile (praticamente impossibile) che sia più bassa del 30-40%. In genere per i blog valgono queste regole:
- oltre l’80% non va molto bene;
- dal 70% all’80% c’è spazio per migliorare;
- dal 60% al 70% è la norma, dove si trova la maggior parte dei siti;
- dal 50% al 60% è un ottimo valore, non facile da raggiungere;
- tra il 40% e il 50%: nella stragrande maggioranza dei casi è un errore nell’implementazione del codice analytics :-), oppure è un sito ultraspecializzato e su cui gli utenti girano molto;
- meno del 40%: praticamente impossibile. In tutti quelli che mi hanno contattato e che avevano un valore così basso, ho rilevato errori nell’implementazione del codice analytics.
Nei siti di ecommerce e nei forum, dove la gente gira molto tra le pagine, si possono avere invece valori bassi senza che ci siano errori.
Esempio pratico: io e il sito di repubblica.it
il 3 gennaio faccio una visita su repubblica.it di mattina e leggo 5 pagine. Di sera faccio un altro giretto e leggo 3 pagine. Il 4 gennaio leggo solo una pagina che era linkata su Facebook e poi esco subito. Il 5 gennaio faccio un altro giretto e leggo 4 pagine. Le statistiche analytics della settimana dal 1 al 7 gennaio sarebbero:
- 1 utente
- 4 sessioni
- 13 visualizzazioni di pagina
- 3,25 pagine per sessione
- 25% frequenza di rimbalzo (Dato che su 4 visite ce n’è stata una di una sola pagina, la frequenza di rimbalzo è di 1/4, ovvero del 25%.)
La comprensione di questi indicatori è fondamentale per capire tutti i report generati da Google Analytics e per intraprendere le giuste azioni per aumentare le visite e migliorare il nostro sito.