Abbiamo già parlato molto di copyright: un nostro articolo, Il copyright su internet, è in continuo aggiornamento e raccoglie molte informazioni utili sull’argomento.
Ma che cosa succede se non si rispetta il copyright? O meglio, che cosa si può fare per difendersi dal plagio, ovvero dall’appropriazione indebita dei propri testi, delle proprie immagini, foto, creazioni, idee?
Anche questo argomento è vasto, e sicuramente interessante da affrontare.
Partiamo quindi con la definizione, tratta dalla voce “plagio” della wikipedia:
Con il termine plagio, nel diritto d’autore, ci si riferisce all’appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità di un’opera dell’ingegno altrui.
Ma che cosa si intende per “opera dell’ingegno“? Ovviamente bisogna cercare un significato legale. E soprattutto bisogna essere in grado di dimostrare inequivocabilmente di essere l’autore originale dell’opera di ingegno.
Falsi miti
Sul plagio e sul copyright esistono molti falsi miti. Il falso mito più diffuso è quello che ritiene che un’idea sia un’opera di ingegno e quindi reclamabile come propria e proteggibile con copyright. Non è così: a meno che l’idea non sia davvero originale, e brevettata, se qualcuno “vi ruba un’idea” non ha commesso plagio e non è denunciabile. Anzi il concetto stesso di furto di idea è risibile, e vediamo il perchè.
Quello che è identificabile univocamente, e quindi reclamabile come proprio e proteggibile, non è un’idea, ma l’implementazione (ovvero la realizzazione) di un’idea. Quindi non potete aver inventato la ricetta della pasta al ragù, ma potete fare una foto della pasta al ragu fatta da voi, e quella è vostra e protetta da copyright. Oppure potete scrivere una ricetta, e quello scritto può essere protetto da copyright, ma dovrà essere abbastanza elaborato da poter essere considerato originale (e nelle ricette, per dire, è davvero difficile ormai essere originali).
Non si può reclamare la paternità del forum degli acquaristi (speriamo che google non mi indicizzi su questo, era per fare un esempio) perchè chiunque può aprirlo, e se gli va può dargli la stessa struttura di quelli esistenti.
Hanno difficolta persino le grandi aziende a far brevettare le interfacce: Microsoft Word è copiato da tanti altri software, e così la maggior parte dei software, ma come è facile verificare i cloni raccolgono solo le briciole del successo delle versioni originali.
Quindi: le idee da sole non valgono niente. Se volete proteggere un’idea, realizzatela. Quella realizzazione sarà originale e non copiabile. Di idee non realizzate ne posso creare cento al minuto.
Che cosa può essere plagiato: Le foto, le immagini, i testi, le musiche, i codici sorgenti.
Che cosa non può essere protetto (e quindi non ha senso parlare di plagio): le idee non brevettate, i concetti, i layout, le cose che sono nel pubblico dominio e comunemente conosciute da tutti, le ispirazioni.
Il senso del web
Il web è nato per condividere la conoscenza. Ma condividere significa segnalare, non significa rubare e far credere agli altri che un’opera realizzata da qualcun altro sia propria. Quindi nessuno può protestare per un link, e a mio parere neanche per una miniatura usata come link, perchè il link è la natura stessa del web, e non possono esserci dubbi sull’attribuzione e sul fatto che non si intendeva appropriarsi dell’opera altrui. Anche un breve estratto che rimandi al vostro sito è tollerabile.
Qualcuno vi plagia se si appropria di una vostra foto, immagine o testo senza chiedervi il permesso. Se rielabora una vostra idea e non vi cita, non commette nessun reato e non si tratta di plagio. Sulla rete è tutto un ispirarsi a vicenda, modificare, rielaborare, quindi non ha senso pretendere di essere citati se qualcuno fa qualcosa di simile.
Francesco Bacone, un filosofo del 1600, diceva:
Siamo nani sulle spalle di giganti, e finiamo quindi per essere più alti noi dei giganti stessi : noi, ammettendo di essere a loro inferiori, possiamo vedere più lontano, perchè abbiamo accumulato e fatto tesoro delle verità da loro scoperte: partiamo avvantaggiati.
Il web è per noi il gigante, che per Bacone e gli uomini del suo tempo erano gli antichi.
Ma a parte considerazioni filosofiche e discorsi vari, vi starete chiedendo: che cosa si può fare per scoprire che ci stanno plagiando e per evitare che le nostre opere vengano plagiate? E come ci si può difendere quando si scopre un plagio? Lo vediamo subito.
Come scoprire il plagio
Esistono molti strumenti professionali a pagamento, come per esempio Copyscape, che permettono di ricevere notifiche appena verificano che il proprio materiale è stato copiato. Ma è anche possibile fare dei controlli con google: se copiate una frase sufficientemente lunga (bastano una decina di parole) e la cercate su google, verranno trovati tutti i testi che la utilizzano e potreste scoprire facilmente dei plagi.
Gli strumenti sono molti, ma alla fine è semplice venirne a conoscenza anche senza utilizzare sturmenti: il potere delle connessioni della rete non ci metterà molto a farvi scoprire che qualcuno vi copia, dato che per forza di cose condividerà lo stesso ambiente e la stessa vostra nicchia.
Come evitare che le opere vengano plagiate
E’ impossibile. Punto.
La soluzione di mettere una scritta in mezzo alla foto rende la foto brutta e non indicizzabile, è un po’ come proteggersi dal furto dell’auto prendendola a martellate: ci perdete più voi che l’eventuale ladro. Se mettete il copyright in un angolo, può essere ritagliato. Qualunque tipo di protezione abbia visto utilizzare è semplicemente ridicola: evitare di schiacciare il pulsante destro del mouse (ahaha), evitare di selezionare, e così via, non servono a niente e danno più fastidio agli utenti onesti che a quelli che vorrebbero copiare.
Io consiglio sempre forme di protezione minime, che rendano chiara l’intenzione (in caso di causa legale è importante) ma che non deturpino sito o immagini. Quindi il copyright mettetelo in un angolo: se lo ritagliano è la dimostrazione che la copia è stata fatta in malafede, ma almeno la foto è fruibile. Rendete i testi leggibili, perchè tanto copiarli è questione di un attimo per un disonesto, e ottenete solo di mascherarvi ai motori di ricerca e allontanare i lettori.
Mettete poi sempre un disclaimer che renda chiaro che testo e foto sono protetti da copyright. Per legge anche inmancanza di disclaimer tutto quello che realizzare è protetto comunque da copyright, ma scriverlo rende più forte la volontà e più difficile per un plagiatore far finta di non aver capito.
Cosa fare se si scopre un plagio
1) Segnalatelo subito all’interessato, prima in forma privata (email, messaggio personale).
2) Se non ricevete risposta segnalatelo in maniera gentile su un commento.
3) Se non vi risponde, o vi disabilita, segnalatelo al provider, all’hoster, alla piattaforma di riferimento.
Nel 99% dei casi si risolve in una di queste fasi. Se però non si risolve, e la persona si rifiuta di rispondere o togliere il materiale, avete solo due scelte: la via legale, che può essere cara, oppure lasciar perdere.
Non usate mai, MAI il vostro sito per fare proclami velati o palesi contro chi vi copia. Chi lo fa è definitivamente fuori dall’ambito dei professionisti. Non c’è niente di più noioso e antipatico che andare in un blog che si leggeva con piacere e anzichè i soliti piacevoli articoli trovare filippiche a volte incomprensibili su chi vi ha copiato e che cosa avete fatto e bla bla bla: TUTTI i blog famosi vengono copiati, anzi più sono famosi e più vengono copiati, eppure su quesi blog non si trovano post di lamentele o lagne.
Ha senso proteggersi dal plagio?
Questa è la parte più importante di tutto il discorso. Secondo me le risorse da dedicare a questa attività devono essere pochissime, per un motivo molto semplice e che non starò a descrivere con giri di parole: chi copia è uno sfigato.
Un sito di successo non è fatto solo dai testi, dalle immagini, dalle foto, dal layout. E’ fatto dalle persone che ci sono dietro, dall’interazione, dalla passione, dalla personalità, dall’individualità, dalla conoscenza del proprio settore, dal carisma e da tutto ciò che ci rende unici e diversi dagli altri.
Forse se qualcuno copia dei post di Mammafelice diventa Barbara, o se qualcuno copia le foto di Eolo Perfido diventa Eolo Perfido? (mi perdoni questo geniale fotografo, che seguo da anni, per l’accostamento a mammafelice: sono i primi due esempi che mi sono venuti in mente 🙂 )
Chi copia non ha pazienza, non ha personalità, non ha carisma, deve sempre nascondersi, non può esporsi molto e non può quindi pubblicizzarsi più di tanto, e non ha la conoscenza di chi crea cose originali.
Questa è la cosa più importante da imparare: diventare blogger professionisti (o più in generale, divcentare profesisonisti in qualunque settore) significa che ciò che si rende disponibile sui propri siti è una parte di se stessi. I testi, le foto, le conoscenze che si mettono a disposizione sono frutto di un lavoro che è costato fatica, dedizione, passione, conoscenza, a tal punto che ciò che si è prodotto non può esistere separato da chi l’ha creato.
E il creatore originale è l’unico in grado di continuare a creare e di dimostrare di essere l’originale, è l’unico a sapere come ha avuto origine il processo creativo, è l’unico a conoscere la ricetta che c’è dietro al piatto finito.
Se mettiamo tutto noi stessi nel nostro sito e in ciò che creaiamo, nessuno ci potrà mai copiare o sostituire, perchè il sito e le creazioni rappresenteranno noi stessi, e ciò che facciamo non sarà separabile da noi.